di Laura Boccanera
Strade colabrodo e i cittadini alla fine “sbottano”. Succede nel quartiere Risorgimento di Civitanova, dove un gruppo di residenti hanno raccolto 147 firme senza clamori e senza proclami e hanno fatto giungere il tutto a Palazzo Sforza. In particolare i residenti del quartiere segnalano lo stato di abbandono in cui versano alcune vie che sono diventate con il tempo anche molto trafficate ed utilizzate come varianti “antitraffico” rispetto alla nazionale. “Nello specifico vogliamo segnalare lo stato di assoluto degrado in cui versano le vie del quartiere Risorgimento, per non parlare della ben nota pericolosità della sua viabilità in generale – scrivono i firmatari – Nonostante ripetute segnalazioni, fatte anche in occasione di riunioni pubbliche di quartiere con rappresentanti della giunta comunale non si è avuta alcuna adeguata risposta”.
Le strade nelle quali si evidenziano le maggiori criticità sono via Fratelli Bandiera, Via Nino Bixio e Via del Casone. Ma i firmatari sono critici anche rispetto alle modifiche effettuate dal Comune sulla segnaletica orizzontale: “ci è parsa una presa in giro – scrivono – fare le strisce bianche a terra per il parcheggio senza intervenire sul manto stradale, è come mettere carrozzeria nuova e accessori su una automobile con una carrozzeria piena di ruggine. Si vorrebbe un po’ più di rispetto in favore di un quartiere che avverte di essere considerato di serie B composto invece da cittadini seri che pagano i tributi come tutti gli altri e che gradirebbero che i soldi pubblici venissero impiegati in primis per opere essenziali e di utilità pubblica”.
E sempre di manto stradale si parla per quanto riguarda il lungomare sud e quello da realizzarsi invece nel litorale nord in fase di costruzione. A commentare lo stato di manutenzione del marmo utilizzato è Sergio Cognigni del Pd che chiede al Comune di sapere le motivazioni del cattivo stato di conservazione a 6 mesi dalla consegna dei lavori: “perchè il marmo del lungomare si sta sbriciolando? – chiede Cognigni – qualche tempo fa l’amministrazione inviò una lettera per chiedere spiegazioni alla ditta che aveva eseguito i lavori. Qual è stata la risposta dell’azienda? E soprattutto la stessa pietra sarà utilizzata anche sul lungomare nord con il rischio che fra 6 mesi siamo punto e a capo di nuovo?”
(Foto di Roberto Vives)
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