Gli anziani, si sa, sono i più esposti alle diverse forme di criminalità, in particolare i furti nelle abitazioni, gli scippi o gli incidenti stradali, specie nell’attraversamento delle strade urbane. Di fronte a queste problematiche, nell’anziano subentrano varie forme di reazione psicologica, che vanno dal senso di insicurezza che si acuisce, al desiderio di una reazione violenta. Per questi motivi il Sindacato Pensionati Italiani della CGIL della nostra Provincia intende fare il punto della situazione su ciò che sta accadendo nel maceratese, invitando le Istituzioni preposte ad una politica di contrasto seria e concreta.
Gli ultimi fatti di cronaca confermano, purtroppo, che Macerata non è più quella nicchia di pace e tranquillità, priva di malavita, dove si lasciava tranquillamente la chiave infilata sulla porta, all’esterno. Anche se è vero che non si può paragonare, neppure lontanamente, Macerata con altre aree disagiate del Sud o delle grandi metropoli (anche del Nord).
“Questa inversione di tendenza nel settore della sicurezza – ha dichiarato Marcucci, Segretario Provinciale dello SPI – va contrastata da subito per evitare l’ampliarsi dell’inserimento della malavita nel tessuto sociale di questa provincia e ciò comporta la necessità di un aumento degli uomini e dei mezzi a disposizione delle Forze dell’Ordine. Non è necessario l’esercito e, tantomeno, le ronde; auspichiamo invece, come SPI, che ci sia un presidio più concreto di alcuni punti sensibili ed anche un maggior coordinamento fra Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Finanza etc, magari istituendo un’unica sala operativa, ma con la garanzia che quando il cittadino chiama perché ha bisogno, o per segnalare qualcosa di anomalo, ci sia la possibilità di inviare subito una pattuglia, anche se sono passate le ore 20 e la chiamata arriva da un paesino di montagna…”.
Lo SPI è comunque consapevole che non si può scaricare per intero il problema sicurezza solo sulle forze di polizia, ma che lo stesso va affrontato con un miglioramento del controllo informale del territorio, cioè un controllo che avviene con l’ausilio degli stessi cittadini, delle Associazioni, del tessuto sociale in genere. Ciò comporta una sorta di maggiore educazione al senso civico, che deve impegnare anche il mondo della scuola, ma anche quello della politica, evitando di lasciare le problematiche legate alla sicurezza come fanalino di coda, salvo poi riesumarle in prossimità delle elezioni, usandole per una manciata di voti in più.
La stessa persona anziana, se esiste un’adeguata volontà politica, da vittima dei reati può diventare protagonista attiva e costituisce una grande risorsa per intervenire nella ricostruzione di legami sociali, di relazioni interpersonali, nelle politiche di prevenzione, nonché aiutare alla partecipazione per una nuova vivibilità degli spazi pubblici e per ridare valore alla solidarietà e all’incontro tra forze del volontariato.
“E’ opportuno specificare, però, – ha aggiunto Marcucci – che per lo Spi Cgil l’uso del volontariato sociale, nell’ambito delle politiche integrate della sicurezza urbana, indirizzato a realizzare una presenza attiva sul territorio, è aggiuntivo e non sostitutivo alla polizia locale e deve operare in stretto collegamento con le polizie municipali”.
Lo SPI, infine, ritiene necessario integrare i patti, sottoscritti tra Prefetti e Sindaci, con ulteriori accordi locali specifici tra tutte le parti istituzionali e sociali presenti sul territorio, con l’obiettivo di definire piani e strategie di sicurezza che comprendono misure di prevenzione e di repressione dei reati e le azioni che ciascun soggetto può e deve intraprendere. A tal fine lo SPI propone, alla luce anche del Protocollo che venne siglato tra il Ministero dell’interno e l’Anci il 13 settembre 2008 (denominato “Patti per la sicurezza nei piccoli comuni”) di utilizzare questi strumenti innovativi, con il coinvolgimento delle parti sociali, andando oltre l’emergenza e definendo e coordinando le linee di intervento al fine di assicurare un più elevato livello di risposta alla domanda di sicurezza.
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