Situazione ancora piuttosto ingarbugliata quella politica tolentinate, in vista della scadenza amministrativa della prossima primavera, quando i cittadini saranno chiamati alle urne per scegliere il loro nuovo sindaco e la nuova amministrazione comunale. Infatti, sicuramente ci sarà un nuovo sindaco in quanto quello uscente, Luciano Ruffini (Pd), non è più rieleggibile in quanto al termine del suo secondo mandato.Da qualche settimana la coalizione di centrosinistra ha annunciato di voler ricorrere allo strumento delle primarie per scegliere il candidato da far scendere in campo. Come scadenza è stato fissato il mese di gennaio, ma ad oggi ancora nulla si è saputo sulla data e sulle modalità di svolgimento delle primarie cui hanno dato adesione il Partito Democratico, la Federazione della Sinistra (Rifondazione e Comunisti Italiani) e l’Italia dei Valori. In un primo momento aveva aderito anche Sinistra Ecologia Libertà che, però, non sembra più convinta di partecipare alle primarie. L’unico nome certo, al momento, è quello di Alessandro Bruni, attuale vicesindaco e espressione della sinistra. La scadenza di gennaio delle primarie appare difficilmente rispettabile. Qualche intoppo sarebbe sorto anche sul regolamento con cui affrontare l’appuntamento.
Intanto il Partito Democratico deve ancora ufficializzare il suo candidato: fra i papabili i nomi più ricorrenti restano sempre quelli di Gianni Corvatta e Bruno Prugni ma c’è chi starebbe pensando a una candidatura femminile. Sarebbe in fase di composizione anche una lista civica che potrebbe correre nel centrosinistra. Più fluida la situazione nel centrodestra che ha da tempo individuato in Giuseppe Pezzanesi (Pdl) il suo candidato che dovrebbe avere anche l’appoggio della Lega. Il condizionale è d’obbligo perchè le recenti vicende nazionali potrebbero avere ripercussioni anche a livello locale. Intanto voci di corridoio danno per certa e conclusa la composizione di due liste civiche a sostegno della candidatura di Pezzanesi. Una di queste sarebbe composta da ex aderenti all’Udc che non gradirebbero l’alleanza con il centrosinistra. Corsa a parte la faranno le liste civiche Voce alla Città e Gente Comune e il neonato Movimento a Cinque Stelle, le prime due sotto il segno del laboratorio VentoCivico mentre i “grillini” in completa autonomia. VentoCivico sarebbe intenzionato a candidare una figura giovane e completamente nuova nel panorama politico proveniente dall’area cattolica. Ancora top secret, invece, il candidato del Movimento a Cinque Stelle.
(redazione CM)
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