di Laura Boccanera
“Alla ACC dispiace deludere le tre associazioni ma a Civitanova i mercatini e i mercati non sono mai mancati e sono stati sempre accettati da tutti i residenti, clienti e commercianti. Tengo a precisare che noi ACC ci siamo sempre battuti per avere dei mercatini di qualità e soprattutto per tutelare in primis le attivita’ dei nostri colleghi”. E’ dura la replica del direttivo dell’associazione commercianti civitanovesi che risponde al collettivo dei consorzi dei mercatini domenicali, specificando che quello che non va giù è il trattamento di disparità adottato, facendo due pesi e due misure. “Non e’ certo bello vedere davanti il negozio di un nostro collega che ha prodotti alimentari e che rispetta tutte le norme di igiene e sicurezza , una bancarella che espone salami e formaggi senza rispettare le più elementari norme di igiene e questi generi alimentari esposti all’altezza degli scarichi delle vetture acquistati e portati sulle tavole come genuini. E poi ci lamentiamo del fatto che respiriamo le pm10 o pm2,5? – continua Manola Gironacci – oltretutto i commercianti di Corso Umberto I hanno, con una petizione, chiesto di sospendere i mercatini per la via principale solo nel mese di Dicembre chiedendo di spostarli sulle apposite piazzole(Abba o Conchiglia) restaurate a dovere e pronte ad accogliere bancarelle per vivacizzare anche altre zone piu’ nascoste. Noi commercianti ACC pensiamo che se anche i mercatini sono regolati da leggi regionali comunque non devono arrecare danno o concorrenza sleale a chi lavora, dà lavoro e produce sul proprio territorio e per prima l’amministrazione stessa dovrebbe valorizzare le proprie attivita’ e non quelle importate da paesi limitrofi. Mai pensato di imputare una crisi ad ambulanti o agricoltori ma un aggravio lo possono arrecare ai nostri colleghi con una sleale concorrenza; se si parla di mercatino svolto sul lungomare dove si puo’ far arrivare gente per la sola idea di farli consumare e divertire e’ decisamente diverso dal richiamo che cercano le attività commerciali”. L’associazione poi puntualizza anche il perchè della proposta di “de-localizzare” i mercatini: “Usando per esempio la zona stadio per i mercatini si andrebbe a valorizzare una zona di Civitanova rimasta un po’ in abbandono riguardo le varie iniziative”.
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che la guerra civile abbia inizio !
i negozianti delcentro pensano che la colpa delle scarse vendite sia dei mercati o dei centri commli. la verità è che nn ci sono più soldi