di Laura Boccanera
Ripartire da capo, azzerando i progetti precedenti e ridiscutere il futuro dell’area Ceccotti. Lo auspica Giorgio Berdini del Pd che propone un concorso pubblico di riprogettazione dell’area. Il tutto a qualche giorno dalla rassicurazioni di Mobili fatte ai proprietari dell’area nelle quali il sindaco garantiva che entro febbraio avrebbe portato in consiglio la proposta di variante: “sono passati 16 mesi da quando una maggioranza litigiosa, confusa e attenta solo a scegliere in base ai propri interessi di partito piuttosto che a rispondere alle esigenze reali della città, proponeva all’ultimo momento un emendamento che stravolgeva completamente la proposta presentata in consiglio – dice Berdini -comparve così, miracolosamente e all’improvviso, un grattacielo e una diminuzione della cubatura complessiva che fino ad allora era stato un tabù intoccabile. I famosi diritti acquisiti dei proprietari. Se il grattacielo in qualche modo stuzzicava il nostro interesse in quanto almeno permetteva risparmio di suolo a vantaggio di una organizzazione diversa e migliore dell’area, la diminuzione di cubatura segnava un passo in avanti in una situazione che’ è bene ricordarlo, si trascina da decenni. Ora dopo tanto tempo e soprattutto tantissima confusione si vuole produrre qualcosa che è stato deciso dalla sovrintendenza la quale prima ha bocciato in maniera poco comprensibile un grattacielo verticale mentre ora sembra voglia approvare un grattacielo orizzontale”. Berdini quindi si dichiara contrario ad una soluzione compresso che stravolge il progetto iniziale senza la consultazione del consiglio: “Non si può dimenticare in tutta questa vicenda che parliamo di un’area centrale e strategica della nostra città, le cui sorti vincoleranno il futuro di Civitanova E non mi vengano a dire che qualche incontro con i commercianti del centro possa essere sufficiente come confronto democratico Il futuro della Ceccotti, dal punto di vista urbanistico, è della città intera e non solo dei proprietari o dei commercianti”.
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Dalla parte del compagno Berdini in quanto si dice: “Canna per dritto e donna per piano/ règghie Torino con tutta Milano”.
Tuttavia approfitto per ricordare che sono passati oltre vent’anni da quando venni incaricato dall’allora assessore Giuseppe Malaisi dell’adeguamento del Prg di Civitanova Marche al Ppar. E benché nel lontano 1989 avessi già previsto per l’area Ceccotti una nuova destinazione compatibile con la revisione del Prg fui inspiegabilmente esautorato dall’incarico dal nuovo assessore Ottavino Brini, grazie anche al parere del fedelissimo Grande architetto che dirigeva, e credo tutt’ora diriga, l’ufficio tecnico del Municipio.
Quindi sono favorevole ad un bando che vada al di là del solito parco delle solite c…zzate, a condizione che si tuteli la memoria di questo luogo del lavoro, vale a dire la parte fallica della fornace: la ciminiera.