In biblioteca le storie e le poesie dialettali di Riganelli

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  Sono “storie e puisie in dialettu spappatu de Macerata nostra”, quelle che Urbano Riganelli ha raccolto in un libro, dall’omonimo titolo, che mercoledì (7 dicembre), alle ore 17, verrà presentato nella sala degli Specchi della biblioteca Mozzi Borgetti.

Ad introdurre il piccolo volume, così come ha fatto nel libro, sarà Nazareno Gaspari mentre la lettura di alcuni brani e di alcune poesie verrà  eseguita da Goffredo Giachini.

Riganelli, artista poliedrico e forgiatore di sculture in legno, con la sua nuova pubblicazione “ci narra ricordi, ricordi di casa nostra – scrive il sindaco Romano Carancini nella nota di commento inserita nel libro –  ed è una sensazione piacevole quella che ci accompagna nella lettura soprattutto grazie al delizioso uso del dialetto che ci fa soffermare su quelle che sono le nostre radici, la nostra carta d’identità”.

Urbano Riganelli descrive Macerata, i suoi luoghi più conosciuti, lo Sferisterio, alcuni quartieri della città, le vie e racconta storie accadute nell’arco temporale che va dagli ultimi anni della seconda guerra mondiale ai giorni nostri: “è la cornice storica di vissuti personali – scrive nella presentazione di  Storie e puisie in dialettu spappatu de Macerata nostra, Nazareno Gaspari – aneddoti e condizioni umane, riportati con vivacità e immediatezza sul filo della evocazione o della confidenza…  ma il nucleo portante di tutta la raccolta è il riferimento alle radeche profonde, all’humus dove affonda l’identità dell’autore e che alimenta la voglia e il piacere di ritessere i fili dei giorni vissuti”.



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