di Walter Cortella
Anche l’edizione 2011 della manifestazione maceratese va in archivio. Diciamo subito che è stata una edizione veramente di lusso grazie all’alto livello artistico della Compagnie che si sono esibite davanti ad un pubblico numeroso e sempre affezionato a questa kermesse che da anni occupa una posizione di prestigio nel panorama del teatro amatoriale italiano.
Partecipare e ancor più aggiudicarsi il Premio «A. Perugini» è ambizione di molte Compagnie che per l’occasione presentano lavori di ottima fattura, apprezzati sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori.
La fase di selezione è stata particolarmente impegnativa. Gli organizzatori hanno dovuto visionare i DVD presentati da oltre sessanta compagnie di tutta Italia e solo sette di esse sono state ammesse alla fase finale. Domenica dopo domenica il cartellone del Festival ha proposto opere di vario genere, dal classico (Don Chisciotte) al musical american style (Mamma mia…domani mi sposo), dal comico (Rumori fuori scena e Il Clan delle vedove) al drammatico (Morso di luna nuova) e al tragico (From Medea e Tango). Tutti lavori di prim’ordine.
Al di fuori dei premi previsti dal regolamento, la giuria tecnica ha voluto assegnare due riconoscimenti «speciali»: la Compagnia STEP di Ancona si è aggiudicata la Medaglia del Presidente della Repubblica «per la coraggiosa scelta di mettere in scena un testo teatralmente complesso come Rumori fuori scena di Michael Frayn» e a Federica Spanò quale migliore attrice emergente per l’interpretazione del ruolo di Rina in From Medea di Grazia Verasani, proposto dalle Compagnie liguri I Cattivi di Cuore & Teatro del Banchéro. Questi, invece, i premi previsti dal regolamento: miglior allestimento scenico assegnato a Marco Barberis per la scenografia di From Medea, realizzata con «pochi, essenziali elementi, che pur delimitando lo spazio scenico suggeriscono efficacemente il luogo della vicenda». Miglior attore protagonista è stato designato Giuseppe Russo, interprete di Tango insieme alla bravissima Paola Negrin, che ha comunque meritato una «nomination». Il giovane attore romano «ha dato prova di una convincente padronanza dei propri mezzi espressivi, sia mimico-gestuali che recitativi». Per il premio alla migliore attrice protagonista la giuria ha deciso di premiare in solido la terna composta da Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli, dell’Accademia Campogalliani di Mantova, brillanti protagoniste della commedia Il Clan delle Vedove, «calatesi con pari efficacia e piacevolezza nei rispettivi personaggi, evidenziando indubbie doti interpretative e notevole affiatamento sulla scena».
Il premio per la miglior regia è stato appannaggio di Roberto Belli, della Compagnia Linea di Confine, che in Tango «ha saputo valorizzare le capacità attoriali dei due interpreti il cui dramma esistenziale si è ben rispecchiato negli intermezzi di tango, ballati con dolente partecipazione». Il pubblico con il suo voto ha voluto premiare come miglior compagnia del Festival i giovani e talentuosi Artisti Cilentani Associati, formazione di Pisciotta (SA), che hanno messo in scena Mamma mia…. domani mi sposo!, commedia brillante e garbata di Alina Di Polito. Infine, la giuria di esperti ha designato come vincitore del 43° Festival Macerata Teatro – Premio A.Perugini il dramma Tango di Francesca Zanni, messo in scena dalla Compagnia Linea di Confine di Roma per la regia di Roberto Belli, con la seguente motivazione «Realizzato col cuore, come appunto chiede di essere ballato il tango, ma anche con un fine e sapiente uso di linguaggi teatrali diversi, Tango è risultato uno spettacolo capace di suscitare emozioni forti nello spettatore, coinvolgendolo intensamente nella vicenda esistenziale raccontata e nel contesto storico nel quale essa si colloca».
Al termine della cerimonia, la locale Compagnia C.T.R., organizzatrice della riuscita manifestazione, ha presentato Devo dirti una cosa, di Valentina Capecci, interpretata da Fulvia Zampa e Piergiorgio Pietroni con la regia di Diego Dezi.
(Nelle foto di Maurizio Iesari, Alina Di Polito e Roberto Belli mentre ricevono gli ambiti premi).
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