In ricordo del generale Pawel Dernowski

Figura storica di Civitanova, si è spento all'età di 90 anni

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Pawel-Dernowski

Pawel Dernowski

Per tutti i civitanovesi era Paolo, il generale polacco Pawel Dernowski, figura storica di Civitanova e molto conosciuta anche per essere stato uno dei promotori del gemellaggio fra la città e Skawina. Si è spento nei giorni scorsi all’età di 90 anni. Aveva preso le armi a 18 anni, poi l’arrivo in Italia, le battaglie durante l’ultimo conflitto bellico e poi l’amore incontrato proprio a Civitanova. L’addio si è tenuto nella chiesa di San Marone e in tanti hanno reso l’estremo saluto al generale. Sul feretro i colori bianco e rosso della bandiera polacca, ma anche il tricolore, vessilli per i quali ha combattuto con la tempra degli uomini che furono.  Accanto alle persone che affollavano la chiesa di S. Marone, con umile riserbo sedevano anche personalità politiche legate a lui e alla sua famiglia da affetto ed amicizia, come Ivo Costamagna, ex sindaco di Civitanova e attuale segretario del PSI provinciale, Pierpaolo Borroni ed Alina Milarska, rappresentanti rispettivamente del Comune di Civitanova Marche e della città polacca di Skawina,  Mario Morgoni (ex sindaco di Potenza Picena) e Massimo Vesprini (Consigliere della Provincia di Macerata). Nelle parole del nipote la stima e l’esempio di un uomo che ha lasciato il segno “Pawel Dernowski, oltre ad essere un uomo buono, era una di quelle persone che hanno costruito la nostra Storia – racconta il nipote Richard – è grazie al suo coraggio e a quello dei suoi commilitoni polacchi che hanno affrontato il fuoco di Montecassino, Loreto, Ancona,  che la costa marchigiana è stata liberata dalla dittatura nazifascista. Per il coraggio di chi non ha più Patria, ma considera Patria il territorio dove vive, ama, intreccia relazioni, per il coraggio di chi combatte non per un Paese oramai distrutto, ma per un ideale di libertà; per il coraggio di chi ha in mano la vita di altri uomini, e saggiamente deve saperla tutelare, per questo coraggio è doveroso un ringraziamento ad un signore silenzioso, che negli ultimi anni amava passare le sue ore vegliato dai ricordi inchiodati ai muri della sua stanza”. E in tanti lo ricordano con affetto come se fosse ancora qui con noi, dai  compagni dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), dell’ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) e dell’Associazione Culturale Italo-Polacca delle Marche. Per lui anche un minuto di silenzio durante il  Consiglio Comunale di Skawina, proprio mentre qui a Civitanova salutavamo il generale Dernowski. La famiglia ringrazia tutti coloro che hanno fatto sentire la propria vicinanza. Alle loro condoglianze si uniscono quelle della redazione.

 

 



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