(Fotoservizio di Guido Picchio)
Oggi sono state conferite le onorificenze di Ufficiali dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Il Prefetto di Macerata, Vittorio Piscitelli ha ringraziato pubblicamente tutti coloro i quali contribuiscono a rendere migliore un Paese che è sempre stato eccelso nella Letteratura, nelle Scienze, nell’Economia e nelle Arti. <<Essere Italiani nella storia non è facile, ed è dunque d’obbligo premiare tutti coloro che si distinguono nel possedere alti ideali e nobili vedute.>> , così il Prefetto ha concluso il discorso di apertura della Cerimonia al quale è seguito un momento di particolare emozione con l’intonazione dell’ Inno di Mameli in ossequio ai festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Presente alla cerimonia, con il prefetto Vittorio Piscitelli e tutte le autorità civili e militari, il nuovo Questore di Macerata Roberto Gentile.
Sono stati insigniti del titolo di Cavalieri dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”:
Il tenente colonnello Pietro D’Ottavio, Gianmichele Casulli, Andrea Innocenzi, Piero Possanzini, Lauro Ricotta, Fernado Mandò, il maresciallo Enzo D’Ignazio, il maresciallo Paolo Braccia, il capitano Domenico Candelli, Luca Morelli, il brigadiere Antonio Pilati, il luogotente Massimo Ruggeri, il professor Andrea Marinozzi, Alessandro Urbani, il brigadiere capo Domenico Basile, il maresciallo Michele Pascale, Vincenzo Buontempo, il maresciallo Pierluigi Lupo, il luogotenente Giuseppe Losito e il luogotenete Francesco Fortuna
È stato assegnato il titolo di Ufficiale dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” al professor Francesco Adornato, al professor Cesare Bartolucci, al tenente colonnello Patrizio Domenico Florio e al capitano Tullio Gerardo Palumbo.
Ed infine è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, che lascia proprio oggi la Questura di Macerata per un incarico a Roma, il dottor Giuseppe Oddo.
La cerimonia si è conclusa con il consueto brindisi di augurio con tutti i presenti.
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E’ stato consegnato loro anche un sigaro toscano?
@ mus rugens
Apprezzo sempre le sue salaci battute toccate e fuga come questa dove dileggia anche il mio titolo onorifico: Cav. Uff…
Tuttavia concordo con Lei. Infatti pare che già nel 1850 un uomo della levatura del Conte Camillo Benso di Cavour, forse l’unico Savoia simpatico, gran cacciatore, buon bevitore,grande amatore ed infine,gran fumatore di sigaro Toscano soleva dire : “Un sigaro toscano ed un titolo di cavaliere non si negano mai a nessuno!“.
“I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome. l’Ordine mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge. La legge regola la soppressione della Consulta araldica.”
Che strano mondo è il nostro. Mentre la celebratissima Costituzione non riconosce i titoli nobiliari i Presidenti hanno rilasciato centinaia di migliaia di cavalierati
Ma chi è che decide chi sarà Cavaliere?
Dalle Province dell’Impero giungono bollettini e richieste pressanti e poi starà al Gran Cerimoniere decidere chi merita/non merita l’abito titolo?
Oppure anche qui, al solito italianamente, se hai quante santino in paradiso riesci ad ottenre il titolino?