Sarnano: il consigliere Venanzi replica al sindaco Ceregioli sull’alberghiero

Il consigliere provinciale Venanzi (Udc) replica al sindaco Ceregioli sull’alberghiero di Sarnano (leggi l’articolo):

Nei giorni scorsi è  stato pubblicato sulla stampa un articolo del sindaco di Sarnano Franco Ceregioli relativo all’istituzione di una sede coordinata dell’alberghiero a Sarnano, in cui si fa esplicito riferimento all’operato dei rappresentanti del territorio in consiglio provinciale, che non avrebbero appoggiato la proposta. Al riguardo ritengo opportuno fare alcune importanti precisazioni. Il mio impegno in Provincia per l’ottenimento di un parere positivo sull’istituzione dell’alberghiero a Sarnano è stato molto forte e convinto, ma purtroppo non è andato a buon fine per i motivi chiaramente indicati nell’istruttoria, alcuni dei quali ascrivibili al modo in cui è stata gestita la vicenda da parte del Comune. Non solo. Il sindaco Ceregioli aveva annunciato sulla stampa la presentazione in consiglio provinciale di un emendamento a favore dell’alberghiero: ho atteso fino all’ultimo la presentazione di questo documento, che ovviamente avrei sostenuto in pieno e invece inspiegabilmente l’emendamento non è stato presentato. Perché? Perché il sindaco Ceregioli, alcune settimane fa ha detto di volermi incontrare per trattare l’argomento dell’alberghiero ed invece poi non lo ha più fatto? Sono fatti che mi lasciano molto perplesso ed indicano chiaramente una conduzione politica quantomeno superficiale della questione, nella quale non sono state coinvolte neppure le amministrazioni comunali dei paesi vicini, che indubbiamente avrebbero appoggiato questo importante progetto, dando ad esso una forza ben diversa. Se ho commesso un errore in questa vicenda, è stato quello di essermi fidato delle parole del sindaco del mio paese. Consiglio al primo cittadino di Sarnano di essere più cauto nell’esprimere giudizi sull’operato dei consiglieri provinciali del territorio, facendo un serio esame di coscienza sul proprio operato, i cui risultati, a metà legislatura, sono sotto gli occhi di tutti e sui quali mi riservo di tornare con più calma. Nel ribadire il mio impegno per la tutela degli interessi del territorio, confido pertanto in un rapporto più leale e meno condizionato da appartenenze politiche, facendo sempre prevalere gli interessi della collettività, rispetto a quelli che proprio il sindaco chiama “di bottega”.