Capponi torna sulla tassa sui fossi: “Pettinari lancia il sasso e nasconde la mano”

Il consigliere accusa i partiti di maggioranza di incoerenza e di non aver voluto affrontare la questione in consiglio con la scusa della chiusura dei parcheggi

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Franco Capponi

di Alessandra Pierini

Sono diverse le questioni rimaste in sospeso al termine del consiglio provinciale di martedì. Il consigliere de “La Nostra Provincia”, Marco Diomedi aveva espresso ieri il suo rammarico per non aver potuto affrontare il tema degli operatori portuali colpiti dalla Bolkenstein (leggi l’articolo). Non meno infastiditi i consiglieri di opposizione che avevano presentato un ordine del giorno relativo alla tassa sui fossi, inviata dal Consorzio di Bonifica a 40.000 maceratesi.
«E’ un brutto momento per la Giunta Pettinari- dice Franco Capponi, portavoce del Pdl – che lancia il sasso e nasconde la mano. Era stato lo stesso presidente a consigliare ai cittadini di non pagare la tassa ma poi non fa niente per porre rimedio. Noi abbiamo fatto tutto ciò che era di nostra competenza, abbiamo studiato il caso, abbiamo trovato i buchi neri e fatto presente che la tassa era già stata dichiarata illegittima in altre realtà. La Provincia poteva congelare in autotutela la delibera di approvazione del piano di classifica, approvato dal commissario prefettizio, ma questo non è avvenuto. Mentre noi volevamo fare chiarezza, il consiglio è stato sospeso per la chiusura dei parcheggi. E’ inaudito». Capponi bacchetta anche l’Udc, l’Idv e i Comunisti Italiani della Federazione per la Sinistra: «Sia l’Idv, che l’Udc di Pettinari che Giuseppe Pieroni dei  Comunisti sono intervenutii con comunicati fittizi che danno ai cittadini un’idea falsata della realtà. In Regione questi partiti hanno votato contro la proposta di abrogare l’articolo 18 della legge 16 che avrebbe evitato le tasse sui fossi. Li invitiamo quindi a pronunciarsi in maniera coerente rispetto alle loro azioni».
Franco Capponi spiega anche come la tassa sui fossi si faccia beffa dei cittadini e in particolare degli agricoltori: «Questo tributo va a minare il rapporto con gli agricoltori che da molto tempo provvedono autonomamente ad una attività importantissima come è quella di manutenzione dei fossi e si troverebbero comunque a pagare. Tra l’altro il Regolamento sulla condizionalità degli agricoltori li obbliga alla manuntenzione, senza la quale perderebbero degli importanti contributi. Molti hanno già pagato, molti hanno avanzato ricorso ma molti lo eviteranno visto che il solo costo delle marche da bollo per presentare l’atto supera in alcuni casi l’importo della tassa. Quindi in tanti pagheranno questa tassa illegittima».



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