I lavoratori presidiano la Best anche di notte
in attesa dell’incontro in Regione

Giovedì i rappresentanti dell'azienda incontreranno Confindustria e le parti sociali. Solidarietà dagli esponenti dell'Idv e dal consigliere regionale Marangoni

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Best2-300x225  Continua alla Best di Montefano il presidio dei lavoratori dopo che l’azienda ha richiesto la mobilità per i 126 lavoratori e ha vuotato lo stabilimento (leggi l’articolo). Da questo pomeriggio davanti allo stabilimento c’è anche un grande gazebo bianco, prestato dal Comune di Osimo, con tavoli e sedie  che servirà come riparo visto che da questa sera il presidio si estenderà anche alle ore notturne e coprirà tutto l’arco delle 24 ore. C’è grande attesa per l’incontro di giovedì pomeriggio in Regione. Sono stati convocati i rappresentanti dell’azienda, Confindustria  e le parti sociali.
Intanto arrivano da più parti gli attestati di solidarietà ai lavoratori dell’azienda.
Da David Favìa, Paola Giorgi, Giovanni Torresi e Dante Merlonghi dell’Idv riceviamo: «Siamo vicini ai 125 operai della Best di Montefano, messi in mobilità dal giorno alla notte e lasciati letteralmente sulla strada per le politiche aziendali senza scrupoli di una dirigenza che ha fatto svuotare lo stabilimento di macchinari e attrezzature e ha cambiato addirittura le serrature per trasferire tutto in Polonia. Siamo vicini a queste persone che giustamente ora presidiano la loro fabbrica svuotata e chiedono risposte. Noi dell’Italia dei Valori lavoreremo per scoprire le responsabilità e farle pagare a caro prezzo a chi ha causato questo scempio: appoggiamo totalmente, ad esempio, l’ipotesi dei sindacati di adire la magistratura. E come quelli della Best anche tanti altri lavoratori sono vittime di politiche aziendali scellerate, come quelli della Fincantieri presi in giro da un Governo senza scrupoli. Solo ieri alla riunione per parlare del loro futuro, l’Italia dei Valori è stato l’unico partito a rimanere fino alla fine. Perché siamo persone serie. E il prossimo Governo di cui noi faremo parte, si impegnerà seriamente e non solo a parole per risolvere il problema delle imprese e del lavoro.

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Paola Giorgi

Cercheremo di fare il possibile per trovare soluzioni efficaci e durature alle vertenze perché simili cose non devono più capitare: siamo stanchi di trovarci di fronte ad aziende senza umanità. La situazione occupazionale nelle Marche, dalla Fincantieri di Ancona alla Best di Montefano, dalla Merloni di Fabriano e alla Manuli di Ascoli Piceno e molte altre realtà nella regione, è messa in crisi da gruppi che si permettono di fare il bello e il cattivo tempo lasciando senza lavoro da un giorno all’altro centinaia di lavoratori. Servono politiche aziendali serie e lungimiranti, che guardino al futuro senza vivacchiare alla giornata. Il lavoro c’è, ma le scelte politiche sbagliate lo stanno distruggendo: invece di cercare opportunità e possibilità si preferisce scappare all’estero. Per questo l’Italia dei Valori porterà in Regione e a livello nazionale proposte concrete supportate da tutto lo sdegno per queste politiche industriali senza scrupolo e che ci fanno retrocedere a Paesi del terzo mondo, in cui i lavoratori sono sempre meno tutelati e perdono diritti giorno dopo giorno. Noi vogliamo crescere economicamente e rilanciare le imprese, ma tutto questo non può avere come prezzo la perdita di dignità e umanità. Il lavoratori della Fincantieri e della Best presenti alla manifestazione delle Muse hanno dato alla politica una grande lezione di dignità e di coraggio assumendosi tutte le responsabilità per la salvaguardia dei posti di lavoro.Ed è anche per questo che l’IDV continuerà ad essere al fianco di tutti quei lavoratori che si battono per la conservazione del loro posto di lavoro, affinché possano continuare a dare sostentamento alle proprie famiglie attraverso la dignità del lavoro».

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Enzo Marangoni

La notizia della Best non ha lasciato indifferente il consigliere regionale recanatese Enzo Marangoni che ben conosce e frequenta il territorio montefanese: «Le difficoltà nelle quali si troveranno le famiglie dei 125 lavoratori dello stabilimento di Montefano sono purtroppo note: difficoltà economiche prima di tutto, ma anche umane. Nella nostra cultura essere un ‘gran lavoratore’ è sempre stato sinonimo di brava persona. E proprio il lavoro, che si diceva nobiliti l’uomo, viene negato a queste persone. Le bollette da pagare sono il primo pensiero di tutti di fronte alla perdita del posto di lavoro, ma pochi si soffermano a capire tutte le altre problematiche indotte. La dignità umana calpestata, la difficoltà di spiegare ai propri figli perché loro la mattina devono andare a scuola ma il papà o la mamma non va più a lavorare. E ritrovarsi in casa con un intero giorno da far trascorrere cercando di non cadere in depressione perché è un lusso che chi è senza lavoro non si può permettere. Questi problemi diventano alla lunga la parte più pesante da affrontare. Il Consigliere regionale Enzo Marangoni precisa “Sarebbe auspicabile una soluzione lavorativa immediata, ma in attesa di ciò questi lavoratori dovrebbero ricevere subito un aiuto dalle istituzioni per superare lo schok subito ed elaborare il lutto psicologico».

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