di Michele Carbonari
(foto di Fabio Falcioni)
Un territorio messo a dura prova dal terremoto, atleti e associazioni che non si sono lasciati scoraggiare e con sacrificio e dedizione si sono saputi rialzare. E che con il loro insegnamento sono un esempio per tutti. Ripartendo nonostante le difficoltà. L’ottava edizione del Galà dello Sport della provincia di Macerata, evento organizzato dall’associazione culturale Pindaro del presidente Michele Spagnuolo andato in scena al teatro Don Bosco, ha riscosso ancora una volta un grande successo ed ha celebrato non solo i risultati ottenuti, ma anche e soprattutto i personaggi e le realtà maceratesi che con sensibilità e generosità hanno incarnato quei valori alla base dello sport. Assente nell’occasione il sindaco di Macerata Romano Carancini è l’assessore allo sport Alferio Canesin a rappresentare l’amministrazione comunale nella serata (animata dalle evoluzioni del Virtus Acrobatic Team guidato da Antonio Caschera e condotta dal giornalista Mediaset Giammarco Menga) che esalta le virtù degli sportivi della provincia. I vincitori dei premi più ambiti (alla carriera, Panathlon International Etica Sportiva, Pindaro e Artista del fuoco) rappresentano a pieno il concetto che ha mosso gli organizzatori. Il centauro di Montecosaro Lorenzo Baldassarri che, seppur giovanissimo (22 anni da compiere), tiene alto nei circuiti del Motomondiale il nome della provincia, la nuotatrice maceratese Caterina Meschini (record italiano nei 50 dorso e 50 stile e protagonista di buoni risultati alle ultime paralimpiadi di Genova), Giandomenico Salvatori, Admo Macerata e Banca Macerata Rugby protagonisti della forza che salva la vita e Simone Giglietti, 46enne di Cingoli arrivato terzo nella 100 km nel deserto, in Namibia, con temperature che sfiorano i 50 gradi.
Ben sedici i premi consegnati, il primo dei quali alla giovane tennista Yaima Perez Wilson. Di chiare origini cubane, la giovane atleta riceve il Premio dello Sport Galà 2018 per i risultati ottenuti lo scorso anno ma in futuro sogna di diventare come il suo idolo Serena Williams. Una delle storie legate al sismae è quella che contraddistingue il lavoro svolto dalla “Run4Tolentino” e da “Un gol per ripartire”, premiati dal Alberto Monachesi di Tipicità. Uno degli ideatori delle corse podistiche che hanno unito le città di Meda e Tolentino è Matteo Mandelli, colonna portante della nota azienda Frau, il quale ha voluto lasciare un segno e un aiuto alla comunità. «Nel post terremoto la scuola Bezzi fu dichiarata inagibile e quindi gli alunni sono stati accolti dalla Grandi – precisa l’assessore allo sport di Tolentino Alessia Pupo -. Sono stati raccolti circa 80mila euro che verranno utilizzati per realizzare nuove aule, una palestra e diversi laboratori». Invece l’associazione di San Severino ha portato alcuni istruttori dell’Inter i quali hanno passato un pomeriggio e una serata insieme a tantissimi ragazzi del comprensorio per far dimenticare almeno parzialmente i problemi quotidiani.
Il terzo premio è stato invece consegnato dall’arbitro maceratese Juan Luca Sacchi, protagonista in serie A. A ricevere il riconoscimento il “Di + & Forti” di Panathlon International, i quali hanno organizzato campus estivi di una settimana gratuiti per circa 150 ragazzi del cratere «in modo da avvicinarli allo sport», come afferma Barbara Morresi, mentre il sogno di Luigi Innocenzi è di «estenderlo anche alle aree meno colpite dal sisma». La serata vive un momento toccante quando riceve il premio (da Lorenzo Carbonari della Liomatic) Amy Paternesi, giovane pattinatrice sul ghiaccio di Ussita che con enormi sacrifici e con l’aiuto di Alessandro Dignani de “La terra trema, lo sport no” è riuscita a trovare sostegno per sostenere spese insormontabili per la famiglia, riuscendosi ad allenare tra Bologna, Milano, Bergamo e ora Roma. L’associazione è stata vicina anche al Visso Calcio e al Volley Caldarola, lo stesso comune del Nuovo Oratorio Cristo Re Tiro con l’Arco. Società giovane sia di storia che di atleti che ha ottenuto ottimi risultati lo scorso anno nonostante le note vicissitudini. Poi si passa al calcio, con la squadra che al momento rappresenta il massimo che la provincia di Macerata possa offrire: il Matelica, capolista in Serie D e vicino alla promozione in Lega Pro (in caso di professionismo potrebbero aprirsi le porte del capoluogo per disputare le partite interne). A ritirare il premio il capitano Mauro Gilardi, mister Luca Tiozzo e il ds Andrea Maniero. A premiare i biancorossi è stato Massimiliano Avallone, che due anni fa a Macerata ha fondato una squadra giovanile di calcio a 11 che al vanta 33 iscritte (dal 1984 al 2016 ha organizzato campus a San Ginesio, poi interrotti a causa del sisma).
A riscaldare la platea ha pensato subito dopo Lorenzo Baldassarri (“per aver conquistato la vetta a tutta velocità del motociclismo mondiale”), fresco del secondo posto all’esordio in Qatar. Il pilota di Montecosaro ha ricevuto il Premio alla Carriera dal vice presidente del Coni Marche Giovanni Torresi. Poi le premiazioni si sono focalizzate Caterina Meschini e Kartisti 2017. La giovane nuotatrice maceratese ha ricevuto il Premio Panathlon International ed Etica Sportiva 2018, premiata dalla presidente della delegazione locale Barbara Morresi. L’assessore allo sport Alferio Canesin invece, prima di premiare, ha specificato il rapporto che il Comune ha instaurato con la Pindaro, definendo questo rapporto come «fidanzati in casa. Inoltre Overtime è sempre più consolidato perché trasmette non solo sport ma la cultura dello sport». Ed ecco quindi Kartisti, dal 2011 appuntamento fisso ai Giardini Diaz con ospiti di spessore come Fabrizio Frizzi (al quale sono andati gli auguri di guarigione) e Cesare Bocci (il quale, non potendo essere presente, ha mandato un video per salutare la platea) e tanti altri, «con lo scopo di sensibilizzare la società su temi come la diversità e l’inclusione sociale – come afferma il presidente dell’Anffas Marco Scarponi, il quale dedica questo premio – ad Alberto un ragazzo deceduto poco tempo fa».
Il nono Premio Galà dello Sport va alla Lube Volley e al Club Lube nel Cuore (consegnato dal dottor Paolo Pasquali di Dentalcity e presidente del Casette Verdini) per le “vittorie conquistate e la sensibilità dimostrata”. Infatti è in atto un progetto, in collaborazione con Save the Children che ha aperto un centro al quale verrà devoluto il raccolto del calendario realizzato dai tifosi e dal materiale messo a disposizione della società. Le ambizioni del club sono pronunciate da Albino Massaccesi: «sogniamo di vincere il secondo scudetto consecutivo e di riconquistare la Champions League, vinta ormai 15 anni fa, che ci permetterebbe di provare ad arrivare al mondiale per club, unico titolo che ci manca. Dopo la pallavolo, Marco Guzzini di Digusto Italiano premia una delle vere eccellenze della provincia: l’Antrophos Civitanova, con il presidente Nelio Piermattei e l’atleta che si è messo in mostra in quest’ultimo periodo: Dieng Ndiaga (campione del mondo negli 800 metri piani).
Il Premio Pindaro invece non poteva non vedere sul palco il direttore artistico Michele Spagnuolo che, ringrazia«tutti gli atleti che credono nei valori dello sport quotidianamente», anticipando il programma Overtime 2018 che si svolgerà a Macerata dal 10 al 14 ottobre. Per la “generosità dimostrata”, il Premio Pindaro va a Giandomenico Salvatori, Admo Macerata e Banca Macerata Rugby. Il giocatore ha raccontato la sua esperienza: è stato lontano dai campi dopo aver donato il midollo osseo per salvare la vita di sua cugina. «Di fronte a questa situazione è facile tirarsi indietro ma io ho fatto un ragionamento da rugbista, non mi sono arreso. Serviva il donatore più compatibile, io ero il migliore ma non il perfetto». Sono le parole dell’atleta tornato a giocare la scorsa stagione, mentre il presidente dell’Admo sottolinea come l’associazione è alla ricerca soprattutto di giovani dai 18 ai 35 anni, possibili eroi sconosciuti che possono salvare vite.
Il Premio Galà dello Sport va anche alla Dojo Kenshiro Abbe di Corridonia del maestro Corrado Croceri, che afferma: «oltre allo sport noi facciamo educazione dai ragazzi di 4-5 anni agli adulti over 50. Contribuire alla società con cittadini nuovi dal punto di vista etico e sociale» (premia Raniero Gentili della Cooperativa Meridiana). La serata entra nel clou quando Nazareno Rocchetti consegna il Premio Artista del Fuoco, da lui realizzato, a Simone Giglietti. Rocchetti illustra le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta. «Tre parole chiavi: sudore, fatica e lacrime. La follia è necessaria come il sogno. Vorrei premiare atleti o società di cui nessuno parla. Un fiore nel deserto è una follia, come lo è uno che sfida il deserto: Simone Giglietti», atleta 46enne di Cingoli arrivato terzo nella 100 km nel deserto, in Namibia, con temperature che sfiorano i 50 gradi. Una corsa divisa in 4 tappe, ciascuna delle quali prevede un ristoro. «L’atleta deve avere follia, poi ho avuto il desiderio di misurarmi con me stesso».
Il 14esimo Premio Galà dello Sport fa tornare al centro il calcio, con Luigi Mosciatti (Buzz Orologi e Cover) che invita sul palco Francesco Fede, allenatore-giocatore del Sarnano che lo scorso anno ha raggiunto e superato quota 300 gol in carriera. Penultimo riconoscimento vede protagonista una squadra in crescita come la Pallavolo Macerata Montalbano, che la scorsa stagione ha ideato una raccolta fondi devoluta poi al comune di Tolentino. A premiare il club biancoverde il direttore generale di Unimc Maurizio Giustozzi, il quale ha anticipato che «l’ateneo ha pronto un grande investimento per impianti sportivi, utili sia all’università che alla città». L’ultimo Premio Galà dello Sport Macerata 2018 è andato all’accoppiata Kairos e Green Nordic Walking (premia il dottor Nicola Re Dionigi, dell’Asur Marche Area Vasta 3). Luca Fabbracci rappresenta la prima e sottolinea «i valori del rivivere l’ambiente, ripulendolo e rispettandolo, proprio come il corpo e il gruppo, la comunità». Mentre Danilo Tombesi parla a nome dell’altra organizzazione, la quale organizza convegni medici, camminate notturne per i vari quartieri di Macerata. «Un obiettivo è anche di far rivivere Fontescodella mentre è ufficiale che il 21 e 22 luglio all’Abbadia di Fiastra ci sarà una manifestazione agonistica con gente proveniente da tutta Italia».
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Stanno ripartendo tutti, ma chi li aveva fermati?