
Tifosi del Trodica
di Andrea Cesca
«Il nostro obiettivo è vincere il campionato». Emanuele Pasquarè, vice presidente del Trodica, non si nasconde. Il 2025 è stato un anno indimenticabile per il sodalizio biancoceleste, l’anno che verrà potrebbe diventare storico. La squadra allenata da Roberto Buratti, neopromossa, occupa la seconda posizione di classifica nel campionato di Eccellenza e nessuno fa mistero che l’ambizione sarebbe salire in Serie D. «L’entusiasmo che ho trovato a Trodica non l’ho mai visto da nessuna parte, si è formato un connubio vincente fra il paese e la squadra. C’è una tifoseria stupenda, impagabile, le “Teste matte” vanno dappertutto, sostengono la squadra. Al San Francesco ci sono sempre settecento persone tra locali ed ospiti ad assistere alla partita, per una realtà come Trodica non è un dato da trascurare».

Emanuele Pasquarè
Emanuele Pasquarè, come giudica il cammino del Trodica in questo campionato?
«Sicuramente positivo, Buratti ha dato 7,5 in pagella, io concordo con il suo voto. Abbiamo fatto tanti acquisti, qualche cessione, adesso arriveranno nuovi giocatori. Purtroppo solo la prima in classifica verrà promossa direttamente, le altre disputeranno i playoff, dobbiamo arrivare il più in alto possibile».
Quali sono le avversarie più temibili nella lotta per il primo posto?
«La Fermana è una squadra molto attrezzata, dietro ci siamo noi e altre tre quattro società tra le quali il K Sport Montecchio Gallo che è abituata a lottare per le posizioni di vertice».
Quando si è in ballo bisogna ballare.
«E noi balleremo fino alla fine».
Ha parlato di nuovi acquisti. Quali sono i reparti che verranno puntellati? Ultimamente hanno lasciato Misuraca e Sucic.
«Arriveranno un difensore, un centrocampista e un attaccante. Abbiamo già individuato i giocatori, c’è chi arriva da categorie superiori, chi dall’Eccellenza. Per la ripresa del campionato dell’11 gennaio saranno a disposizione».
Trodica punta alla vittoria del campionato, se il sogno si dovesse realizzare il San Francesco può ospitare la Serie D?
«Assolutamente no, ci dovremo guardare intorno. Il San Francesco è il nostro fortino ma non è adeguato per la Serie D. Eventualmente dovremmo andare a giocare altrove le partite casalinghe».
Una delle possibili rivali, la Civitanovese, ha incontrato grosse difficoltà nel girone di andata.
«Sono stato quattro anni a Civitanova come dirigente, dispiace vedere la Civitanovese in questa posizione. Non so cosa sia successo quest’anno, non conosco le dinamiche interne. Auguro alla Civitanovese di salvarsi, quest’anno non credo possa avere altri obiettivi, purtroppo è ultima in classifica. La nuova proprietà spero possa fare il meglio per la Civitanovese e Civitanova città».
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