
Una fila composta già prima dell’apertura, l’aria fredda che non scoraggia famiglie e curiosi, e il profilo inconfondibile delle case di terra a fare da cornice: così Villa Ficana ha accolto ieri la 18esima edizione del presepe vivente. Un traguardo importante per un evento che da quasi vent’anni accompagna le festività maceratesi, organizzato dall’associazione culturale Santa Croce e divenuto ormai appuntamento irrinunciabile.

Oltre 1500 i visitatori che hanno attraversato i vicoli del borgo allestiti per l’occasione, un flusso continuo che ha confermato la forza attrattiva della manifestazione. Ad accoglierli, 70 volontari in abiti d’epoca, impegnati a rievocare scene di vita contadina e antichi mestieri in 23 postazioni diverse. Una rappresentazione corale, costruita con la partecipazione di figuranti dai 6 agli 85 anni, esempio concreto di un dialogo tra generazioni che trova espressione in un progetto culturale e sociale.

Particolarmente apprezzata la presenza della Sacra famiglia, interpretata da due famiglie con bambini piccoli, e dei Re magi in cammino tra la gente, con uno di loro impersonato – come da tradizione – da un ospite del centro di ascolto. A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera, le note della Birbanda, lo zampognaro, e la presenza degli animali: un bue, un asino e perfino una pecorella, capaci di incantare grandi e piccoli. Non sono mancate le degustazioni, curate dai volontari: vin brulè, polenta, bruschette con salsiccia e pannocchie arrostite hanno accompagnato il percorso tra le case in terra cruda. Ma dietro l’incanto della rappresentazione c’è stato anche un lungo lavoro organizzativo. Da qui i ringraziamenti dell’associazione Santa Croce ai volontari, agli abitanti del borgo, ai visitatori, allo staff dell’Ecomuseo, alla Pro loco di Piediripa e al Comune di Macerata per il supporto e il patrocinio.

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