Diodato in concerto allo Sferisterio (foto di Luna Simoncini)
di Alessandro Luzi
Braccia al cielo, applausi e tutti in piedi per Diodato. Un concerto per cuori romantici quello di ieri allo Sferisterio, dove i morbidi tappeti sonori dei venti brani in scaletta hanno accompagnato il pubblico per un’ora e mezza nella vigilia di Ferragosto.
“Si torna dove si è stati bene” recita un detto popolare. Deve essere stato così anche per Diodato che ieri è salito sul palco dello Sferisterio per la sua terza volta in quattro anni. «E’ bello ritrovarsi in questo luogo magico» ha detto salutando il pubblico. Tra platea e palchetti c’erano circa 800 persone.
L’ultima apparizione risale a giugno scorso quando aveva partecipato alla serate finali di Musicultura: il festival che, seppur con l’amaro in bocca per via dell’eliminazione, lo aveva portato per la prima volta nel Maceratese ma senza raggiungere la prestigiosa arena. Cosa che è avvenuta circa 10 anni dopo, ad agosto 2021. Ieri il ritorno in città ad appena 24 ore di distanza da Gianna Nannini che ha acceso Sferisterio Live + (qui l’articolo). La serata è stata organizzata da Elite Agency Group e Alhena, con la produzione di Magellano Concerti.
Calano le luci e, alle 21,30, Diodato sale sul palco da solo, in penombra, abbracciando la chitarra acustica proprio come in un falò in spiaggia nella notte di Ferragosto e intona Un’altra estate: una versione a metà tra Tracy Chapman e Alanis Morissette. Poi dal fondo del palco si alzano delle luci arancioni ad accarezzare i volti come i primi raggi del sole che spunta dal mare. E via con la cassa a scandire il beat, seguita dal battito di mani del pubblico.
Così i brani scivolano via uno dietro l’altro come in un concept album, da Mi si scioglie in bocca a Così speciale al nuovo singolo Un atto di rivoluzione. Tutti (o quasi) sono accomunati da una struttura in grado di favorire l’esplosività della voce del cantante, quell’intensità che aveva ammaliato il pubblico di Sanremo nel 2020 con Fai Rumore, terzultimo brano in scaletta.
Un singolo entrato nella colonna sonora del lockdown. Ad un tratto il pensiero di Diodato vola alla guerra in medio oriente: «In un momento come questo in cui c’è in atto un genocidio ho sentito che posso fare qualcosa. Ognuno di noi può far sentire il dissenso» e attacca Non ci credo più. A chiudere il concerto “Che vita meravigliosa”, il singolo pubblicato 5 anni fa. Così si è chiuso un concerto pop fino al midollo, dalle sonorità tenui e gradevoli, alla scenografia immersiva.
Ci sarà da attendere una settimana per il prossimo appuntamento di Sferisterio Live +, quando il 22 agosto sul palco salirà Francesco Gabbani e il giorno dopo l’intramontabile Massimo Ranieri. Un lungo programma che si chiuderà il 20 settembre con Edoardo Bennato, dopo aver ascoltato Serena Rossi, l’ex chitarrista dei Genesis Steve Hackett, il musical West Side Story e il cantautore romano Francesco De Gregori. Non solo musica, infatti protagonisti allo Sferisterio saranno anche Edoardo Leo e Maurizio Di Battista.
Tutti in piedi per Gianna Nannini: il rock travolge lo Sferisterio (Foto)
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