La pedana rotta del lungomare
«La bandiera lilla rischia di essere un’etichetta vuota senza azioni concrete. Serve più attenzione e rispetto, non solo per le persone con disabilità, ma per tutti coloro che hanno diritto a vivere il mare in piena autonomia».
Maika Gabellieri candidata per Noi Moderati
Maika Gabellieri, candidata civitanovese di Noi Moderati interviene sulle difficoltà sollevate da Romano Pesavento, coordinatore nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, che ieri ha sollevato il problema della passerella per disabili della spiaggia civitanovese. L’area sebbene venga identificata come spiaggia inclusiva in realtà si presenta con la passerella rotta che rimane a metri dall’acqua, la sedia job non è presente fino a metà mattina e sono assenti parcheggi per disabili.
A fare da eco alla posizione di Gabellieri, anche Giusy Versace, senatrice di Noi Moderati e presidente dell’intergruppo parlamentare per la disabilità.
«La denuncia di Pesavento, è chiara: troppe aree delle nostre spiagge restano ancora inaccessibili. Mancano passerelle sicure e continue, punti di accesso funzionali, servizi attrezzati per consentire a tutti di vivere il mare senza ostacoli. È un limite che pesa non solo sui cittadini con disabilità, ma sull’intera comunità e sulla nostra immagine turistica- sottolinea Gabellieri – la politica delle passerelle è annunci, foto di rito, eventi fatti ad hoc, tagli di nastri. Oggi serve ben altro. Occorre un piano d’azione immediato: mappatura di tutte le barriere architettoniche, interventi strutturali sulle spiagge, coinvolgimento diretto delle associazioni, manutenzione costante delle strutture esistenti. Rendere Civitanova un modello di città accessibile vuol dire aprire le porte a nuovi flussi turistici, migliorare la qualità della vita e costruire una comunità più coesa».
A rinforzare l’intervento della candidata civitanovese arriva anche Giusy Versace: «Serve più attenzione e rispetto, non solo per le persone con disabilità, ma per tutti coloro che hanno diritto a vivere il mare in piena autonomia – sottolinea – le spiagge accessibili sono purtroppo ancora poche rispetto ai bisogni eppure sono un segno concreto di civiltà, non dovremmo neanche parlarne: contesti che accolgono e non respingono, dove l’inclusione non è un favore ma un diritto. Serve la volontà politica di agire ma anche la collaborazione di cittadini, amministrazioni e gestori dei lidi. Noi Moderati ha da sempre questa attenzione e voglia di agire in modo concreto».
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Magari la Signora Menghi potrebbe darvi una solida mano…