«Discarica a Botonto un danno enorme
ci sono aziende e strutture ricettive»

MACERATA - A criticare l'intervento del consigliere recanatese Simone Simonacci, il consigliere Roberto Cherubini («E’ troppo che intervenga per pontificare su una discarica da realizzare in un luogo che non conosce») e Avs: «Lega e Fdi giocano a chi è più furbo». Il comitato Green di Corridonia critico sulla scelta del sito di Bore Chienti

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La riunione dei residenti di Botonto

Recanati chiama, Macerata risponde sulla location per realizzare la nuova discarica. Oggetto del contendere la relazione che è stata richiesta dall’Ata per individuare un sito idoneo. Macerata con contrada Botonto risulta al primo posto, Recanati è invece il Comune con più zone ritenute idonee, sei.

Ieri il consigliere comunale di Recanati Simone Simonacci che dice «Si segua la classifica stilata dai tecnici. Il nostro comune ha sei siti ma il primo si trova solo al settimo posto».

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Roberto Cherubini

A Botonto si è formato un comitato per dire no alla discarica. Oggi al consigliere di Recanati rispondono il consigliere Roberto Cherubini (M5S) di Macerata («Ci sono aziende agricole, il seminario Redemptoris Mater, strutture ricettive, sarebbe un danno enorme») e la candidata alle regionali di Avs, Patrizia Sagretti («Lega e Fdi giocano al gatto e alla volpe»).

Su quanto sostenuto da Simonacci, il consigliere maceratese dice: «Che intervenga per pontificare su una discarica da realizzare in un luogo che non conosce, è davvero troppo. Secondo lui bisogna attenersi alla classifica dell’Università Politecnica di Ancona, che valuta soltanto gli aspetti geologici. Bene – continua Cherubini, allora qualcuno dei suoi Fratelli (d’Italia, il riferimento è al partito di Simonacci, appunto Fdi, ndr) di Macerata gli spieghi in parole semplici che le uniche condizioni favorevoli a Botonto sono quelle geologiche — e solo quelle.

Per il resto, mancano del tutto le infrastrutture necessarie: le strade sono insufficienti e inadatte a un traffico di mezzi pesanti; sta per nascere una pista ciclabile che valorizzerà l’area come luogo di turismo lento e sostenibile; sono presenti aziende biologiche che subirebbero un danno enorme; ci sono strutture ricettive che ospitano turisti italiani e stranieri; sorge il Seminario Redemptoris Mater, meta di pellegrinaggi internazionali, che rischierebbe di diventare il punto panoramico sulla discarica. Botonto è una contrada bellissima e viva, non un luogo sacrificabile per decisioni prese sulla base di carte e mappe».

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Patrizia Sagretti

«Fratelli d’Italia e Lega amano giocare a chi è più furbo» attacca Patrizia Sagretti, candidata al consiglio regionale per Alleanza Verdi Sinistra dopo l’intervento di Simonacci. Secondo Alleanza Verdi Sinistra: «Uno fa il gatto, l’altro fa la volpe. Prima l’assessore Paolo Renna di Fratelli d’Italia, affiancato dal capogruppo Aldo Alessandrini della Lega, in Consiglio comunale di Macerata, vanno a tranquillizzare il nascente Comitato di cittadini della contrada Botonto dichiarando che anche loro sono contrari alla localizzazione di una nuova discarica in quel sito. Dopo, Simonacci, il coordinatore recanatese di Fratelli d’Italia, giura sull’attendibilità scientifica della graduatoria perché affidata con tutte le regole al miglior pool di esperti regionali. Graduatoria che nessuno può mettere in dubbio, tanto più per motivi politici. Quindi, la scienza sovrana tranne quando suggerisce rimedi impopolari. In quel caso, viene smentita senza tante riflessioni». Avs sulla questione discarica se la prende anche con il sindaco di Macerata e presidente delle Provincia, Sandro Parcaroli: «il risultato che ha ottenuto dopo cinque anni di inezia, non sostenendo la linea per escludere dagli elenchi dei probabili siti idonei i comuni che avessero già ospitato discariche e non facendo nemmeno opposizione in sede di Ambito territoriale, è sotto gli occhi di tutti. Macerata è prima in classifica in una graduatoria grazie ad un’analisi fatta sulla base di dati territoriali e ambientali presenti in letteratura senza che l’amministrazione di destra si sia curata, o lo abbia fatta blandamente, di evidenziare le caratteristiche oggettive del sito che si presenta per lo meno con una viabilità assolutamente inadatta. Questo primo posto sembra però ottenuto più per un avallo politico, nemmeno tanto implicito, nei confronti di un presidente regionale che non deve essere messo in difficoltà in prossimità delle elezioni regionali».

«L’Ata 3 ha ancora una volta perso l’occasione per fare un’informazione chiara e completa – interviene il Comitato “Corridonia green No discarica”. L’elenco dei siti papabili apparso nei quotidiani locali è colpevolmente sprovvisto del numero identificativo delle aree. Siamo passati da 39 luoghi potenzialmente buoni a 23 siti idonei senza sapere di preciso quali siano.

Nel nostro caso sono stati scartati i siti (1) Pacigliano e (6) Montecavallo-Cigliano mentre risulta idoneo quello di Bore Chienti (46). Le prime due aree non sono buone perché: «durante i sopralluoghi è stata verificata la presenza di un elettrodotto di media tensione che attraversa la […] macroarea 1(1) e di un altro elettrodotto che attraversa la  […]  macroarea 6(9). Tali elettrodotti non erano documentati nella documentazione del Comune». C’è da aggiungere che, per l’ennesima volta, non sono state prese minimamente in considerazione le osservazioni del nostro comitato e di altri privati del territorio. Non ce ne vogliano, quelli che dovranno prendere la decisione finale, ma noi andremo comunque lo stesso avanti.

Qui veniamo a due aspetti del sito di Bore Chienti che ci lasciamo alquanto perplessi. Al criterio “distanza da corsi d’acqua” è stato attribuito il valore 0, ovvero un punto a favore dell’area. Il sito si sviluppa su un pendio scosceso che termina sul fiume Chienti: il corso d’acqua principale della provincia di Macerata. Non nascondiamo la nostra preoccupazione per l’ambiente oltre al fatto che a valle del sito, nel bacino idrografico del Chienti, ci sono i punti di captazione idrica di Trodica e di altri comuni. visibilità” è stato considerato con riferimento a: centri abitati; centri storici; luoghi di interesse storico».

Bore Chienti ha ottenuto il punteggio zero, ovvero un punto a favore dell’area. Il sito si affaccia sulla vallata del Chienti ed è ben visibile dalla superstrada. Sarebbe quindi un cattivo biglietto da visita per i turisti che attraversano il territorio. Inoltre è ben visibile dal centro abitato di Trodica. Ed è di fronte al luogo di interesse storico come la Grancia Benedettina di Sarrocciano. Non ci capacitiamo su come siano stati dati questi punteggi.

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