Seduto, al centro, il nuovo presidente di Confindustria Marco Ragni tra Gianni Niccolò (a sinistra) e Sauto Grimaldi. Alle loro spalle, da sinistra: Giovanni Faggiolati, Nicola Coropulis, Bruno Tanoni e Enrico Crucianelli
di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)
Il nuovo vertice di Confindustria Macerata si è presentato oggi nella sala convegni nella storica sede di via Weiden. Ad aprire i lavori il nuovo presidente Marco Ragni, titolare della Fatar srl, che evidenzia i problemi sul tappeto, dai dazi alle infrastrutture fisiche e digitali, e chiude il suo intervento con un appello: « La politica industriale della Regione deve mettere al centro il sostegno alle imprese manifatturiere».
E’ un tempo, l’attuale, di avvicinamento alle elezioni ed allora è bene chiedere al presidente Ragni di approfondire il concetto. “La Regione deve mettere al centro le imprese manifatturiere” significa che finora non è stato fatto? «La Regione ha espresso delle politiche, ha attuato gli indirizzi, forse negli ultimi anni. La presenza dell’industria manifatturiera è stata data per scontata, un valore del territorio già presente: ci aspettiamo che l’impresa torni a ricoprire il ruolo centrale nel tessuto economico e centrale, punto di riferimento per determinare le politiche industriali. I bandi ci sono stati, vogliamo incidere sui tavoli regionali e nazionali per definire le politiche industriali».
Ragni aveva aperto il suo intervento ringraziando per un consenso unanime ricevuto: «Un compito che intendo svolgere con responsabilità e senso di servizio. Stiamo attraversando una fase complessa, le guerre hanno terremotato le economie di molti mercati e i dazi, per ora presunti, rischiano di abbattersi in maniera importante sulle imprese maceratesi e sul loro export. Dazi al 30% metterebbero a rischio tutti i settori, dal settore moda alla meccanica, all’agroalimentare. C’è poi un quadro normativo sempre più complesso che si scarica sulle nostre imprese. Il compito dell’associazione è anche quello di sostenere le nostre aziende per affrontare il cambiamento».
La riflessione di Ragni tocca un altro aspetto: «Confindustria deve far sentire la sua voce alle amministrazioni per quello che riguarda il carico sociale trasferito dallo Stato alle imprese. Le nostre aziende fanno impresa con uno zaino che le appesantisce, è ora che qualcuno alleggerisca il carico che abbiamo in spalla. Vogliamo fare sicuramente politiche di welfare, formazione per i dipendenti ma non possiamo sostituirci allo Stato. Vogliamo costruire un piano di comunicazione che coinvolga le forze sociali, le scuole, le altre associazioni per rafforzare l’immagine delle imprese sul territorio. Vogliamo far conoscere anche alle istituzioni i valori che le nostre imprese, motore del benessere del territorio, esprimono a livello mondiale».
Giovanni Faggiolati
Con il presidente Ragni una squadra di quattro vicepresidenti che sono Alessio Castricini (Centro accessori spa), Nicola Coropulis (Poltrona Frau spa), Giovanni Faggiolati (Faggiolati Pumps spa) e Bruno Tanoni (Fbt elettronica spa), formata anche dal presidente della piccola industria Federico Maccari (Entroterra società cooperativa), dal presidente dei giovani imprenditori Massimiliano Balducci (Cbf Balducci spa), dal presidente dell’Ance Enrico Crucianelli (Crucianelli RestEdile) e dal past president Sauro Grimaldi (Grimaldi Costruzioni). Il saluto del team.
Sauro Grimaldi
Apre la serie l’ad di Poltrona Frau Nicola Coropulis: «Sono onorato di far parte di una squadra che ha un programma ampio e ricco di interventi, anche realizzarli in parte sarebbe un grande successo. Attualmente il nostro è un territorio che rischia di essere fortemente condizionato dall’introduzione dei dazi in America, cercheremo di dare un contributo per sostenere il presidente nella realizzazione del programma di mandato».
Nicola Coropulis
Dalla Frau a Giovanni Faggiolati che osserva: «Mi fa piacere che questa squadra abbia avuto l’unanimità dei consensi dei soci di Confindustria. Non c’è solo il problema delle guerre e dei dazi, già enorme, c’è anche la questione del costo dell’energia che penalizza molto le nostre imprese rispetto ai competitor esteri. Non possiamo certo modificare lo scenario internazionali da soli, il nostro slogan resta “ora et labora” che è quello che abbiamo sempre fatto con risultati brillanti».
Bruno Tanoni
Bruno Tanoni, Fbt: « Conosco Marco da sempre, si conoscevano anche i nostri genitori. Nella zona sono rimaste poche aziende di strumenti musicali che hanno un focus rivolto all’estero, l’85% dei prodotti va all’estero. Quando si parla di internazionalizzazione, si parla della nostra vita, lo abbiamo fatto sempre. La cosa peggiore quando ci sono criticità è essere statici, bisogna fare delle scelte».
Enrico Crucianelli
Il microfono passa al rappresentante degli imprenditori edili Enrico Crucianelli: «Il nostro settore ha un mercato del tutto locale, le nostre aziende negli ultimi anni hanno fatto registrare notevoli incrementi come volumi d’affari e occupazione. I problemi che abbiamo sono quelli della difficoltà a reperire manodopera qualificata, di un quadro normativo che cambia spesso specie per la ricostruzione. Abbiamo anche un ruolo sociale per quanto riguarda la ricostruzione del nostro territorio, la ricostruzione fisica non basta e va accompagnata da quella sociale ed economica. Siamo in prima linea per far sì che specie la ricostruzione dell’entroterra avvenga presto».
Il presidente uscente Sauro Grimaldi: «Macerata è una delle territoriali più omogenee e questo permette di avere una visione a 360 gradi, la squadra guidata da Marco Ragni è una grande squadra».
Gianni Niccolò
Infine il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò: «Abbiamo parlato di eccellenze, di valori condivisi, il nostro territorio non esprime conflittualità sociale. Parlando delle nostre eccellenze daremo tutti un contributo allo sviluppo del territorio».
Confindustria altra costola politica sempre che da anni ci avete svenduto...poi avete chi vi lecca ...
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