«Disertare l’immaginario della guerra, sabotare la retorica che la sostiene, contrabbandare ordini simbolici che la delegittimino». Con queste parole il collettivo Cheap Street Poster Art di Bologna ha raccolto i progetti di 662 artisti di 41 paesi di tutto il mondo. Il collettivo sarà ospite del Museo Magma di Civitanova Alta, dove venerdì alle 18,30 verranno inaugurati il progetto “Fuck War” e il libro “Disobbedite con generosità”.
La mostra andrà avanti fino al 30 marzo, ma i manifesti troveranno posto anche sugli spazi di affissione pubblica della città. «Scopriremo come il manifesto possa trasformare le città in cui viviamo in un autentico luogo di lotta, ma anche di cura del bene comune e delle comunità – fa sapere il Magma – Un invito a rivalutare il potere dell’arte pubblica nel modellare la nostra società contemporanea. Si tratta di manifesti che sostengono con forza il riconoscimento della giustizia sociale, perché questa possa contrastare il potere di governanti che arbitrariamente scatenano feroci guerre. Manifesti che in alcuni casi sono espliciti, progetti di comunicazione visiva che vogliono essere di intralcio al linguaggio retorico che sostiene queste guerre “moderne”. Manifesti che talvolta con umorismo fanno riflettere su quanto sia fantascientifica la situazione attuale e attraverso l’uso di icone decontestualizzano e sottolineano il potere patriarcale. Manifesti colorati che urlano il diritto di vivere in pace, nel rispetto di tutte le diversità e libertà. L’associazione Donne di Mondo e il Museo Magma propongono un percorso politico importante che usa il manifesto in strada. Un discorso da poter fare insieme, dando forma ad un pensiero condiviso, che dia forza alle idee e alle pratiche per costruire un mondo giusto, solidale e libero, per ogni persona e ogni essere vivente».
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