Il Cosmari
di Luca Patrassi
Questa mattina una delegazione di sindaci del centrosinistra è andata in Provincia per discutere del Cosmari con il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e nel pomeriggio c’è stata la riunione di una decina di primi cittadini maceratesi del fronte civico e di centrodestra.
Tullio Patassini
C’erano tra gli altri i sindaci di Macerata, Civitanova, Recanati, Tolentino e Fiuminata. Nessuna definizione dei nomi che andranno a formare il nuovo consiglio di amministrazione e nessuna ufficializzazione del nome del presidente anche se resta in ballo il leghista-non leghista (il partito non sembra sostenerlo) presentato dai Civici Tullio Patassini. In realtà la riunione del pomeriggio si è risolta in una richiesta di spiegazioni rispetto ai nomi anticipati e il tutto è stato aggiornato a lunedì prossimo anche per aggiungere ai nomi un programma operativo, cosa richiesta dal presidente Parcaroli.
Il centrodestra non vuol sentir parlare di dare la maggioranza dei consiglieri al centrosinistra, cosa finora avvenuta nella storia del Cosmari: chi prende il presidente ha un solo altro consigliere e l’altro fronte la quota di maggioranza.
Angelo Sciapichetti
Intanto è il Pd, per il tramite del segretario provinciale Angelo Sciapichetti a far sentire la propria voce.
«L’imminente rinnovo degli organismi del Cosmari – osserva Sciapichetti – coincide come non mai con una situazione complessa e difficile della più importante azienda pubblica della provincia. Le incertezze sullo smaltimento dei rifiuti, gli aumenti già certi e gravosi a carico dei cittadini e quelli molto probabili che arriveranno dovuti all’emergenza discarica, l’assenza di progetti qualificanti, la condizione di immobilismo determinata dai ritardi accumulati dalla Regione nella programmazione sono tutti fattori che suscitano grandi preoccupazioni nei cittadini e nelle forze sociali. In presenza di tali condizioni questo appuntamento richiede agli amministratori buon senso e alla politica una piena assunzione di responsabilità, la scelta della trasparenza e dell’interesse generale, la rinuncia a tatticismi, posizionamenti di parte e protagonismi personali e un rigoroso impegno nella scelta di figure dal profilo adeguato, di comprovata esperienza, competenza e serietà per reggere le sfide che il Cosmari deve affrontare. Oggi più che mai serve una forte e consapevole unità di intenti che coinvolga in modo trasversale ed inclusivo tutte le forze politiche e le esperienze amministrative civiche, oltre che politiche, che il nostro territorio esprime».
La linea politica: « Il partito democratico è pronto con queste premesse a prendersi la sua parte di responsabilità nel concorrere a consolidare , rilanciare e riqualificare l’attività del Cosmari restituendo ad esso una piena legittimazione agli occhi dei cittadini. La condizione necessaria per avviare tale percorso virtuoso è per il Pd il riconoscimento della pari dignità e la rinuncia a far valere prerogative di maggioranza e rapporti di forza; il Pd chiede il ripristino di un metodo virtuoso, (che la destra sembra voglia definitivamente accantonare), che ha portato in passato ad un bilanciamento e ad una condivisione delle responsabilità nella governance del consorzio. Metodo peraltro preso ad esempio da tante altre realtà anche fuori provincia. Su queste basi, e con un percorso trasparente, il rinnovo degli organi di governo del Cosmari diventerà l’occasione per inaugurare quella nuova stagione che appare indispensabile e irrinunciabile oltre che non più rinviabile».
Conta come sempre le tessere di partito,poi ma poi se sono anche capaci ben venga
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Ma deve essere per forza un politico?
Serve piuttosto una persona capace senza tante interferenze con la politica, così che non sia condizionato ma faccia il suo lavoro con serietà e competenze.
Così è come curare il cancro con la Tachipirina.