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«Superbonus spalmato su 10 anni?
Si svaluteranno i crediti
danneggiando imprese e cittadini»

MACERATA - Confartigianato in subbuglio dopo la proposta del ministro Giorgetti di spalmare su un decennio le detrazioni relative ai lavori eseguiti. «Si rischiano perdite del 15%, perché allora non rendere semplicemente opzionale questa possibilità?»

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Giorgio Menichelli, segretario di Confartigianato imprese Macerata-Ascoli-Fermo

Si paventa all’orizzonte l’ennesima nuova regola per quanto riguarda il Superbonus 110. Notizia di ieri è infatti un annuncio del ministro Giancarlo Giorgetti, che ha anticipato l’intenzione di spalmare in 10 anni le detrazioni relative ai lavori eseguiti con il Superbonus e la questione ha messo subito in subbuglio Confartigianato imprese Macerata-Ascoli-Fermo.

«Se si passerà dalle parole ai fatti, avremo ulteriori difficoltà nella gestione dei crediti, con una situazione che andrà a gravare un settore che ha già i suoi problemi – fa sapere l’associazione – un’applicazione retroattiva, infatti, porterebbe ad una svalutazione dei crediti di imposta maturati negli anni scorsi stimata del -15%. Il risultato sarà un incremento dei costi finanziari delle banche a carico delle imprese, quindi inevitabilmente dei committenti.

Se ci deve essere dilazione, questa allora sarebbe dovuta partire già da prima, rendendola opzionabile già in occasione dei precedenti interventi normativi. I privati avrebbero infatti potuto scegliere anche la “normale” strada della detrazione invece che opzionare soluzioni come la cessione dei crediti, che poi si è rilevato percorso tortuoso e pieno di insidie. Insomma, spalmare ora ha poco senso e temiamo un nuovo blocco delle cessioni da parte del sistema bancario, visto che gli istituti potrebbero rivedere le condizioni e i contratti relativi ai plafond concessi».

L’annuncio apre inoltre molti quesiti, soprattutto per i cantieri presenti nel cratere, dove gran parte del lavoro è ancora da svolgersi. «Per l’area sisma verrà introdotta la stessa logica oppure ci sarà una deroga diversa? – chiede Confartigianato – siamo preoccupati e attendiamo chiarimenti.

Speriamo che il Governo comprenda che in questo modo verranno penalizzati cittadini e imprese: è più opportuno mantenere le regole attuali piuttosto che gettare tutti nel caos con modifiche retroattive. Infatti, sarebbe almeno corretto prevedere una deroga all’obbligo di spalmare i crediti, oltre che per i crediti già acquisiti e maturati, anche per i cantieri avviati o contrattualizzati alla data del 29 marzo 2024; oppure, cosa da noi giudicata più idonea, rendere semplicemente opzionale per tutti questa dilazione, seguendo la proposta emendativa lanciata dai partiti».



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