Ex elementari, esposto in procura
e richiesta di fare un referendum:
«Parcheggio o centro civico?»

POTENZA PICENA - Il Comitato per Porto Potenza parla di «incongruenze tra lo stato di fatto dell’edificio e quanto riportato dalle relazione mandate al ministero per ottenere il finanziamento del Pnrr». E sulla ciclabile: «Uno scempio urbanistico»

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Il progetto dell’amministrazione comunale per l’ex scuola di piazza Douhet

Esposto in procura e Corte dei conti del Comitato per Porto Potenza sulle ex scuole elementari e richiesta di fare un referendum per scegliere che futuro dare alla struttura: un parcheggio, come vorrebbe l’amministrazione comunale, o un centro civico, come chiede a gran voce il Comitato.

«Non possiamo che chiedere all’amministrazione comunale – dice il comitato -, che sembra sempre più piegata a logiche incomprensibili, che venga indetto un referendum dove i cittadini possano liberamente esprimersi e decidere sia su cosa deve diventare quell’edificio e sulla opportunità di realizzare in pieno centro i percorsi ciclabili in programma – scrive il comitato in una nota –. Dopo aver consegnato un esposto alla Procura, alla Corte dei conti ed al ministero dell’Interno poiché a nostro avviso ci sono delle incongruenze tra lo stato di fatto dell’edificio delle ex scuole elementari, la documentazione tecnica e quanto riportato dalle relazione mandate al ministero stesso per ottenere il finanziamento del Pnrr per la realizzazione del parcheggio, ci siamo soffermati anche sulla bozza di progetto che vede la realizzazione di una ciclabile urbana che si snoda proprio da quel parcheggio che si intende realizzare come se quella ciclabile fosse disegnata solo a giustificare quel parcheggio».

Secondo il comitato, il nuovo percorso ciclabile inciderebbe pesantemente sul passeggio di Porto Potenza: «oltre a tagliare in due piazza Douhet, la percorrerebbe da tutta la lunghezza fino ad entrare su traversa Torresi, da dove un ramo andrebbe in piazza della Stazione mentre un altro dal marciapiedi di via Duca degli Abruzzi arriverebbe sino all’istituto elioterapico – ricorda il gruppo -. Riteniamo che tutto questo progetto rappresenti uno scempio urbanistico indecente per Porto Potenza. La città conta 10mila abitanti circa, non ci sono spazi idonei, sufficienti ed accessibili per i ragazzi e per la terza età, i servizi a loro dedicati, ma anche una sala mostra, piccoli concerti, doposcuola, biblioteca, riunioni, spazi per l’arricchimento culturale, artistico, per l’educazione nei vari settori, per le associazioni, tutto in un luogo che sia centrale e riconosciuto dalla popolazione come luogo di valenza sociale e culturale».

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