Festa per i 208 anni dell’Arma
«Presenti fin nel più piccolo comune»
Premi per le indagini su Rosina (Foto)

MACERATA - Celebrazione alla caserma Pasquale Infelisi questa mattina, il cerimoniale è tornato quello dei tempi pre pandemia. Il comandante provinciale ha ricordato l’impegno e l’attività dei militari

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di Gianluca Ginella (foto di Fabio Falcioni)

Dalle indagini sull’omicidio di Rosina Carsetti, a 16 arresti per spaccio di droga, al salvataggio di un uomo che si trovava in mezzo ad un incendio, ad un intervento di un maresciallo fuori servizio che voleva prestare aiuto ad una donna e invece era finita con una aggressione, alla cattura di un piromane che aveva appiccato nove incendi nell’entroterra.

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Il colonnello Nicola Candido

La 208esima festa dei carabinieri, celebrata oggi, passa anche da questi encomi a sottolineare l’attività di chi indossa la divisa. Una cerimonia che è tornata ad essere come ai tempi pre pandemia. Volti nuovi rispetto al passato erano parecchi oggi alla Caserma intitolata a Pasquale Infelisi. A cominciare dal colonnello Nicola Candido, comandante provinciale, che ha ricordato nel suo discorso la figura di Infelisi e il suo eroico sacrificio dopo essersi rifiutato di firmare per la Repubblica sociale.

«Questa è davvero una bella giornata per noi carabinieri perché siamo tornati a festeggiare l’annuale di fondazione tra la gente. L’Arma, che vive tra la gente, ne condivide le apprensioni, ma ne coglie anche i desideri più positivi. Tra tutti, l’aspirazione alla coesione sociale; un valore che si nutre di capacità organizzative e di comportamenti responsabili, fondamentali per affrontare questa crisi storica che stiamo vivendo. La ricerca della coesione anima anche l’impegno dell’Arma in tutti gli ambiti della propria missione, presupposto vitale per infondere nei cittadini la fiducia nell’istituzione» ha detto il colonnello Candido.

GruppoRosina_FestaCarabinieri_FF-31-325x217Che ha ringraziato i presenti, tra loro c’erano il prefetto Flavio Ferdani, il procuratore facente funzioni Claudio Rastrelli (con i pm Enrico Barbieri e Rita Barbieri), il sindaco di Macerata e presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, il questore Vincenzo Trombadore, il presidente del tribunale, Paolo Vadalà, il rettore di Unimc Francesco Adornato, il prorettore di Unicam Andrea Spaterna, gli onorevoli Tullio Patassini, Mirella Emiliozzi, Giuliano Pazzaglini, il presidente del consiglio comunale Francesco Luciani, il colonnello Massimiliano Bolognese (in rappresentanza della Guardia di finanza), il comandante dei vigili del fuoco Mauro Caprarelli, il comandante della polizia locale di Macerata, Danilo Doria, la comandante della Capitaneria di Porto Ylenia Ritucci, il comandante del Gruppo carabinieri Forestale di Macerata, tenente colonnello Simone Di Donato ed il comandante del Reparto carabinieri Parco nazionale monti Sibillini, tenente colonnello Silvano Sampaolesi.

«Dal capoluogo di provincia al più isolato lontano centro urbano i carabinieri non faranno mancare la loro presenza», ha detto Candido sottolineando il lavoro svolto dalle 59 caserme presenti in provincia. Sottolineando la loro «insostituibile funzione di rassicurazione sociale, accanto ai sindaci, vero ed efficace presidio dello Stato, vero e proprio patrimonio della collettività, capaci di soddisfare al meglio le esigenze di sicurezza e le istanze di prossimità – ha detto il colonnello Candido -, sicuro baluardo anche durante la pandemia, nel corso della quale i carabinieri hanno trasportato medicinali in casi urgenti, hanno distribuito i “tablet” perché i ragazzi potessero seguire le lezioni a distanza, hanno  fornito assistenza agli anziani, anche ritirando loro la pensione qualora fossero stati impossibilitati a farlo.

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Il procuratore Claudio Rastrelli premia alcuni dei premiati

E non dimentichiamo che hanno anche pagato un prezzo elevatissimo con decine di caduti. Il comando provinciale annovera, purtroppo, un militare deceduto a causa del Covid, l’appuntato Federico La Rotonda; a lui ed ai suoi familiari, la moglie Sabrina ed il figlio Mirko, oggi presenti con noi, rivolgiamo un pensiero e tutto il nostro affetto».

Ha ricordato poi l’impegno in alcuni settori come il contrasto alle truffe con 71 incontri svolto in provincia su input del prefetto Flavio Ferdani ed in accordo con i vescovi di Macerata e Camerino. Poi la questione della sicurezza sul lavoro che vede i carabinieri impegnati insieme allo Spsal e all’Ispettorato territoriale del lavoro. E ancora l’attività di prevenzione nelle scuole con oltre 3mila alunni incontrati per parlare di droga e bullismo.

Il colonnello Candido nel sul discorso ha voluto ricordare la figura di Infelisi: «L’8 settembre del 1943 il maggiore Infelisi era il comandante dell’allora Gruppo territoriale dei carabinieri di Macerata, l’attuale comando provinciale. In quei giorni il maggiore era particolarmente attivo e, sfruttando l’opportunità datagli dalle ispezioni ai comandi dipendenti, costituì una fitta rete clandestina che gli permise di far evadere numerosi prigionieri, soprattutto anglo-americani, dal campo di Sforzacosta, realizzando diverse azioni di sabotaggio a protezione dei membri della resistenza.

A seguito dell’occupazione della provincia di Macerata da parte dell’esercito tedesco, il maggiore Infelisi si trovò a comandare un reparto a tutti gli effetti all’interno della Repubblica Sociale Italiana, ma quando arrivò l’ordine di prestarvi giuramento Infelisi si rifiutò, chiedendo piuttosto di essere congedato, provvedimento che gli venne concesso, ma che gli costò anche l’immediato allontanamento dalla città, in quanto ritenuto elemento politico pericoloso ai fini della tranquillità di Macerata. Non eseguì subito l’ordine dell’allontanamento per le condizioni di salute della moglie e della figlia e riparò in una casa colonica di Villa Potenza, da cui venne prelevato l’8 giugno 44 perché ritenuto responsabile di un attacco ad un posto fisso della milizia fascista. Venne quindi internato con la famiglia nel manicomio di Santa Croce, da dove le SS tedesche lo prelevarono il 14 giugno, con la scusa della deportazione in Germania; in realtà fu condotto in contrada Montirozzo, dove, dopo un interrogatorio ed un pestaggio, venne trucidato con alcune raffiche di mitra sparate a bruciapelo all’età di 44 anni. Nel 1952 fu insignito della medaglia di bronzo al valore militare». Il colonnello ha ringraziato poi l’ex presidente della Provincia Antonio Pettinari (presente alla celrimonia) «che con un non comune gesto di generosità istituzionale, ha permesso che si risolvesse uno dei più gravi problemi logistici che avevamo sul territorio, quello relativo alla compagnia carabinieri di Camerino che, dal 14 dicembre dello scorso anno, finalmente, non è più dislocata nei moduli abitativi provvisori, ma ha una sua sede temporanea, nel centro storico di Camerino, nello stabile di proprietà della Provincia, denominato Palazzo Sant’Angelo».

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I premiati:

Encomio solenne a Patrizio Tosti e Angelo Salvarezza, che sono entrati in un’area dove c’era un denso incendio e hanno salvato un uomo privo di sensi che si trovava bloccato in uliveto. I fatti sono successi a Caldarola il 25 aprile 2021.

Encomio semplice al tenente Paolo Rinaldi, ai luogotenenti carica speciale Domenico Fiorelli e Claudio Fabbrizio, e al luogotenente Emanuele Giordani per l’indagine che ha portato all’arresto di un uomo ritenuto autore di 9 incendi.

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Il sindaco Sandro Parcaroli

Encomio semplice al tenente Domenico Spinali, ai luogotenenti carica speciale Domenico Martelli e Gianfranco Iezzoni, ai luogotenenti Giulio Scarponi e Stefano Cecchini, al brigadiere capo Antonio Donato Michitti, agli appuntati scelti qualifica speciale Giancarlo Fidanza, Stefano Petrucci e Francesco Paolo Pacifico e all’appuntato scelto Rocco Francesco Granato per le indagini su un gruppo criminale di origine pakistana dedito allo spaccio di droga con 16 arresti tra il 2019 e il 2021.

Encomio semplice al maresciallo capo Michele Serpilli, che ha fornito un determinante contributo per smantellare un sodalizio dedito allo spaccio, 21 gli arresti.

Encomio solenne al maresciallo maggiore Lorenzo Ceglie, che a Tolentino nel novembre 2021 in un momento in cui era fuori servizio è accorso in aiuto di una donna ma era poi stato vittima dell’aggressione da parte di lei e del compagno.

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Il questore Vincenzo Trombadore

Encomio semplice al tenente Domenico Spinali, ai luogotenenti carica speciale Domenico Carbone, Carmine Manco e Domenico Martelli, al maresciallo capo Michele Serpilli, ai brigadieri capo qualifica speciale Claudio Melchiorre, Antonio Donato Michitti e Giovanni Belfiore, agli appuntati scelti qualifica speciale Alessandro Losurdo, Giancarlo Fidanza, Giuliano Faraoni, Vincenzo Ierardi e Francesco Paolo Pacifico, all’appuntato scelto Rocco Francesco Granato, al carabiniere scelto Roberta Finamore per le indagini sull’omicidio di Rosina Carsetti, la donna di 78 anni uccisa il 24 dicembre 2020 a Montecassiano.

FestaCarabinieri_FF-36-325x217Encomio semplice al brigadiere Pietro Cantelli e all’appuntato scelto Angelo Salerno. A Montefano sono intervenuti il 18 dicembre 2021 all’interno di un appartamento invaso dal fumo da dove hanno salvato un anziano.

Elogio al maresciallo Diego Saragosa, comandante di stazione carabinieri forestale, per l’importante contributo nella redazione e successivo aggiornamento di due guide operative sullo specifico argomento.

Elogio a Massimo Caspanello, brigadiere capo per il lavoro svolto alla centrale operativa di Macerata e la ed avere in una occasione aiutato gli operatori del 118 a salvare una persona.

(Aggiornato con servizio completo alle 15)

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Il colonnello Nicola Candido

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Il pm Rita Barbieri

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Il procuratore Claudio Rastrelli, il tenente Domenico Spinali, il pm Rita Barbieri

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Il pm Rita Barbieri, il procuratore Claudio Rastrelli, l’appuntanto Vincenzo Ierardi, il pm Enrico Barbieri

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Paolo Vadalà, presidente del tribunale

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Il capitano Massimo Amicucci

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