di Gianluca Ginella
Restano diversi punti da chiarire sull’incidente mortale avvenuto a Cingoli la scorsa notte. A perdere la vita un 30enne albanese, Dorjan Andoni, clandestino in Italia (i familiari sono stati avvisati e stanno arrivando dall’Albania in queste ore). Ferito nell’incidente un marocchino, pure lui 30enne, che risulta vivere a Bergamo e ora si trova ricoverato all’ospedale di Torrette, ad Ancona.
Secondo la procura di Macerata, in base a quanto accertato, i due trentenni si trovavano a bordo del furgone di una azienda insieme ad altre due o tre persone. Su questi: due sono italiani e sono stati individuati, una terza persona invece sarebbe un albanese che si è allontanato dopo l’incidente. Sempre secondo gli inquirenti sarebbero tutti muratori che lavorano in qualche cantiere della zona (gli inquirenti sono al lavoro per capire se anche il 30enne albanese fosse un operaio edile). Ma resta da chiarire di che ditta fossero dipendenti e che collegamento abbiano con l’azienda proprietaria del furgone.
Un dato questo che è in corso di approfondimento. Al momento è tutto al vaglio dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Macerata e delle stazioni di Apiro e Cingoli che sono coordinati dal sostituto Rosanna Buccini. Per ora di certo c’è che alle 21,20 circa di ieri un furgoncino diretto da Cingoli verso Jesi ha sbandato ed è uscito di strada sfondando il guardrail e che il conducente, Dorjan Andoni, è morto e che il 30enne marocchino è stato estratto dalle lamiere del mezzo e portato all’ospedale di Torrette. Secondo quanto è stato possibile sin qui ricostruire, Andoni e le altre tre (o quattro) persone erano state a cena a Cingoli, al ristorante Nero Cafè, dove erano entrate verso le 20,35 circa.
Nel locale nel corso dell’ultima settimana erano stati a cena due o tre volte. Finita la cena sono ripartiti per andare in direzione di Jesi, sembrerebbe per andare a dormire in una casa dove alloggiavano. Passata la ditta Fileni, il 30enne albanese che era alla guida del camion ha perso il controllo del mezzo che prima è finito contro la parete di terra sul lato destro della carreggiata, poi il mezzo ha tagliato la strada e dopo aver sfondato un guardrail si è infilato in un dirupo ribaltandosi e restando fermo su di una fiancata pochi metri sotto la sede stradale. Nel furgone, composto di cabina e cassone scoperto, sono rimasti bloccati Andoni e l’altro trentenne.
I soccorsi sul posto sono stati immediati e complessi. Perché per estrarre i due uomini i vigili del fuoco, giunti sul posto con il 118 e i carabinieri, hanno dovuto tagliare le lamiere e creare uno spazio per poterli raggiungere e tirare fuori. Operazioni lunghe e complicate. Il marocchino è stato estratto circa 50 minuti dopo l’incidente (dunque intorno alle 22,10).
Il 30enne rimasto ucciso nell’incidente, è stato tirato fuori alle 23. La procura di Macerata ha disposto una ispezione cadaverica sul corpo di Andoni che è stata svolta questo pomeriggio. Il giovane, da quanto emerso, non avrebbe bevuto alcolici. L’esame è stato svolto all’ospedale di Cingoli. I famigliari del 30enne sono stati contattati e stanno arrivando in Italia dall’Albania.
Anche per dare una identità alla vittima i carabinieri hanno dovuto lavorare diverse ore in quanto si trovava in Italia irregolarmente.
I carabinieri per ricostruire la vicenda dovranno sentire il marocchino ricoverato a Torrette e le altre due persone che erano sul furgone. Come detto, secondo gli inquirenti ci sarebbe stata anche una quinta persona, che però si è allontanata dopo lo schianto. Resta poi da chiarire la causa dell’incidente e perché il 30enne abbia perso il controllo per poi uscire di strada.
Furgone si ribalta fuori strada: un morto incastrato nelle lamiere
Noi abbiamo visto lintera scena in diretta, siamo stati i primi a prestare soccorso. Una scena terribile, riposa in pace Dorjan
R.i.p.
R.i.p
Condoglianze alla famiglia
Rip
Condoglianze
Condoglianze alla famiglia
R.i.p
R.i.p
Condoglianze alla famiglia
R I P
R.I.P. Faccio le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia
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