di Giancarlo Liuti
Grosso modo le malattie di oggi sono le stesse di ieri , ma a causa di uno stile di vita sempre più movimentato stanno crescendo i disturbi anche seri che riguardano il nostro sistema nervoso e lo rendono meno paziente e meno disposto a sperare nel futuro . Come cavarsela? Essendo questa l’epoca delle inserzioni pubblicitarie, un aiuto ce lo offre proprio la pubblicità con una pioggia di gioiosi messaggi televisivi , radiofonici e giornalistici dai quali apprendiamo che ogni problema anche di salute ha la sua “terapia”, cioè la sua quasi magica soluzione. E per saperne di più basta rivolgersi alla farmacia più vicina (di farmacie, a Macerata, ce ne sono quattordici), il cui titolare espone e vende ogni tipo di “terapie”, dalle più efficaci e costose fino a quelle cosiddette “ordinarie”, che costano un po’ meno.
E siccome la pretesa di essere sempre e comunque in piena forma è solo un sogno, l’unico modo per avvicinarsi a una così fortunata condizione di corpo e di spirito sono per l’appunto le “terapie” che giorno e notte ci entrano in casa come inserzioni pubblicitarie. Smettiamola allora di ringraziare il destino o l’alto dei cieli. Se ci sentiamo un po’ meglio, infatti, il merito va tutto a tali “terapie” che non provengono né dalla scienza medica né da qualche misterioso “guaritore” ma da ciò che oggi ha un potere quasi assoluto in ogni campo dello scibile umano, vale a dire la pubblicità.
E nel marasma dell’offerta promozionale si trova di tutto: dalle pubblicità ingannevoli a quelle indispensabili (si pensi a quelle recenti sui vaccini, utili anche per combattere la controinformazione e gli inganni che arrivano soprattutto dai social network). E nell’epoca delle fake news anche la pubblicità può e deve esercitare un ruolo formativo.
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Si fa fatica a concepire che la scienza non è una divinità spaparanzata nell’alto dei cieli o delle università, che detta le tavole della legge semel pro semper, ma, diceva Schrodinger, è come un luccio in una vasca di pesci rossi cioè un pensiero in continua agitazione che più studia l’ordine della natura e più scopre il caos, il paradossale, l’incerto…