Spazio pubblicitario elettorale

Scheletro alla foce della Ragnola
L’elenco delle persone scomparse
al setaccio di Capitaneria e Polizia

SAN BENEDETTO - La macabra scoperta è stata fatta da alcuni podisti che stavano correndo sulla battigia. I resti trasportati all'obitorio, a disposizione della magistratura. Potrebbe trattarsi di una persona scomparsa

- caricamento letture

san-benedetto-spiaggia2-1-1024x576

 

Resti umani sono stati avvistati questa mattina da alcune persone che stavano passeggiando sul lungomare di San Benedetto del Tronto all’altezza della foce del torrente Ragnola. Si tratterebbe di uno scheletro mancante di diverse parti, con indosso un paio di pantaloncini di colore blu. Sul posto sono giunti polizia e capitaneria di porto.

Non è possibile, al momento, stabilire se lo scheletro affiorato dalle acque sia quello di un uomo o di una donna. La macabra scoperta è avvenuta questa mattina nel tratto di spiaggia davanti alla foce del torrente Ragnola, praticamente al confine tra San Benedetto e Porto d’Ascoli.

E’ qui che le mareggiate hanno restituito il corpo, ormai ridotto a uno scheletro. I resti umani – si tratta di un busto privo di gambe – sono stati notati da un gruppo di runner che stavano correndo lungo la battigia. Immediato l’allarme dei podisti. Sul posto sono giunti personale della Capitaneria di Porto, della Polizia del locale Commissariato, Vigili urbani e anche un’ambulanza del 118.

Dopo un primo sopralluogo, è stato deciso di trasportare i resti all’obitorio dell’ospedale “Madonna del Soccorso”, a disposizione della magistratura che ovviamente avvierà, come sempre avviene in questi casi, indagini mirate in primis a capire se quei poveri resti possono essere riconducibili a qualche persona di cui è stata denunciata la scomparsa. Ma siccome si tratta praticamente di ossa, è probabile che siano quelle di un uomo o di una donna finiti in mare (vivi o morti questo sarà impossibile stabilirlo) chissà da quando tempo.

Domani, comunque, sempre all’obitorio, verranno eseguiti gli esami autoptici con il prelievo del Dna da comparare, appunto, con quello di eventuali persone di cui non si hanno notizie da tempo. Quelli che sono affiorati alla foce della Ragnola potrebbero essere i ersti di una persona finita in mare chissà dove, con il corpo che può essere trasportato dalle correnti anche per centinaia di chilometri.

Intanto la Polizia ha cominciato a passare al setaccio, sui suoi terminali, tutti gli elenchi delle persone scomparse di cui si sono perse le tracce. Anche la Capitaneria di Porto sta facendo altrettanto, con un occhio mirato ad eventuali persone finite in Adriatico dopo essere cadute da imbarcazioni e mai ritrovate.

 

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X