Riapre il 6 settembre il viadotto di Moscosi, a senso unico alternato e con mezzi non superiore ai 35 quintali. Lo annuncia il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini che ha prorogato oggi l’ordinanza di chiusura proprio fino al momento previsto per il ritorno della circolazione: “Si tratta del primo grande consolidamento su una infrastruttura lesionata dal terremoto dello scorso anno – ha dichiarato il sindaco Saltamartini- . I lavori sono stati eseguiti a tempo di record dalla ditta Pesaresi di Rimini su un progetto commissionato dal Comune allo studio tecnico Calvi di Pavia, sulla base di un preesistente progetto preliminare redatto dall’ufficio tecnico diretto all’ingegner Fabrizio Sartori. Due mesi dopo il sisma il Comune aveva già i progetti per l’intervento. Questi progetti sono stati validati dall’Anas nel corso di una serie di conferenze che sono state tenute a Rieti e a Visso e che hanno consentito al nostro Comune di essere nominato soggetto attuatore dell’intervento da parte dell’organo che lo Stato ha individuato per eseguire tali lavori”.
La collaborazione con altri enti funzionali ha consentito poi di assegnare l’appalto dei lavori e la direzione dei lavori stessi al Consorzio di Bonifica delle Marche diretto da Claudio Netti. “Questo dimostra – ha aggiunto Saltamartini- che i comuni e gli enti funzionali come i consorzi di bonifica sono in grado di essere tempestivi e celeri per la rinascita del nostro territorio, come forse non è avvenuto in altre zone. Se non ci saranno intoppi gli abitanti della frazione di Moscosi e tutti i turisti potranno nuovamente godere e fruire di un’area che non ha equivalenti dal punto di vista del pregio paesaggistico, faunistico e climatico. Anche l’economia della zona, basata prevalentemente sul turismo e sul manifatturiero potrà finalmente conoscere spazi di sviluppo e di competitività gravemente compromessi dai danni che il sisma aveva apportato alla stabilità del viadotto”.
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La mano Santa di Claudio Netti.
Quando si tratta di ponti ( e non solo) è imbattibile