di Claudio Ricci
Stesse regole, stesse modalità di confronto. Un minuto per rispondere sui temi fondamentali di Porto Recanati. Difesa della costa, Hotel House con il binomio integrazione-sicurezza, intenzioni sul Burchio, un commento sulle numerose candidature alle amministrative. In attesa del confronto a sei in programma all’oratorio dei Salesiani, va in onda su Cm il terzo ed ultimo dei duelli tra aspiranti sindaco. A confronto Roberto Mozzicafreddo di Insieme per la Gente, sostenuto da Udc e Forza Italia e Sauro Pigini, del M5S Al primo posto la sicurezza per entrambi i candidati. «Apriremo uno sportello – annuncia Pigini – Faremo strategie con le forze dell’ordine. Le attività illegali non devono continuare. Saremo molto severi da questo punto di vista. Aggiungiamo anche tutta la parte di solidarietà e aiuto all’integrazione. Con corsi sulla legalità e di lingua italiana per gli extracomunitari». «Un numero verde collegato con i vigili urbani – è invece l’idea di Mozzicafreddo – che permetta ai cittadini di fare solidarietà sociale. Cercheremo di creare lavoro e infondere nei giovani la speranza di trovarlo». Quindi un commento sulla frattura del centro destra. «Durante le trattative è arrivata un’imposizione dall’alto -dice l’ex assessore comunale – E siccome alle imposizioni mi sono sempre ribellato, ho preferito andare avanti sereno a testa alta senza subire nulla da parte di nessuno». Pigini sottolinea il rischio amministrativo della moltitudine di candidature: «Si rischia di andare su con il 30% dei voti. Signficia che due persone su tre non hanno votato per te. Noi ce l’abbiamo messa tutta facendo un programma inclusivo. Come M5S non abbiamo problemi di trattative e abbiamo le mani libere. Garantiamo ampia partecipazione alle forze politiche».
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