di Gabriele Censi
Una sfida per gli artigiani del futuro, ma un futuro non troppo lontano, se, come dice Giuseppe Ripani, responsabile dell’area innovazione di Confartigianato Macerata, “non siamo all’alba ma a mattinata inoltrata di una nuova era per la produzione”. E’ la sfida del digitale che potrà realizzare calzature “on demand”, fatte su misura per ogni piede e ogni gusto del consumatore. Se n’è parlato a Make in Marche, la due giorni di incontri dedicati al digital fashion a Civitanova venerdì e sabato scorsi negli spazi del Famo, il fablab di Unicam.
Tra gli ospiti che hanno relazionato sul tema, Sergio Dulio della Atom Group, azienda di Vigevano leader nella macchine per il taglio: “Per coniugare artigianato e robotica è necessario definire in maniera precisa ed equilibrata i ruoli tra la capacità dell’artigiano che deve valorizzare il suo stile e il suo saper fare con il robot che diventa un servitore per svolgere i ruoli ripetitivi della produzione. Nel futuro avremo sempre più prodotti intelligenti, ci sono già esempi di scarpe che portano e trasmettono informazioni”.
L’artigiano oggi è diventato un artigiano tecnologico – ha detto nel suo intervento Giovanni Re della Roland Dg – il concetto high tech high touch è ormai compreso, la condivisione delle esperienze con iniziative come questa aprono al cambiamento “. Un cambiamento epocale supportato da Confartigianato che ha promosso l’iniziativa, con la Camera di commercio di Fermo, dedicata al distretto calzaturiero e cresce l’attenzione degli imprenditori che partecipano sempre in maggiore misura a questi incontri.
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