Il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili
Presunti regali alle associazioni di Monte San Giusto. La giunta Gentili non ci sta e respinge le accuse del gruppo di minoranza “Amici in comune” (leggi l’articolo). «Il tentativo di gettare ombre su iniziative già discusse in consiglio comunale e pubblicamente presentate alla cittadinanza – risponde la giunta – appartengono ad un vecchio modo di fare politica che a noi non riguarda affatto. Tutte le spese alle quali si è fatto riferimento sono documentate e i relativi rendiconti sono disponibili agli atti». Secondo gli amministratori tutti i contributi elargiti dal Comune coprono soltanto parzialmente le spese sostenute dalle associazioni e sono complessivamente in riduzione rispetto al passato. L’analisi parte dalla somma destinata all’Ente Clown: «Il contributo una tantum di 3 mila e cento euro all’Ente Clown per la realizzazione dei pullman “città del sorriso” e per la partecipazione alla Bit di Milano è decisamente poca cosa rispetto al risalto ottenuto dal nostro paese con la proiezione del cortometraggio alla fiera di Milano e con quattro pullman GT che pubblicizzano “la città del sorriso” in tutta Europa. Un enorme passo in avanti rispetto al passato quando la promozione del territorio veniva affidata ad un cartello stradale “vieni a Monte San Giusto” nei pressi della strada statale, per il quale la precedente amministrazione si è impegnata a spendere 2 mila e 500 euro in tre anni». Per i i 30 mila euro all’asd San Giusto la giunta ricorda che servono per la copertura parziale delle spese di gestione dello stadio di Villa San Filippo. «Senza la rimodulazione del progetto del centro federale il Comune avrebbe già dovuto sborsare 120 mila euro di contributi solo per lo stadio. Questi erano gli impegni presi dagli amministratori precedenti». « L’associazione Bonafede – concludono gli assessori ha organizzato diverse iniziative di cui tutti sono a conoscenza. Il contributo di mille e 500 euro copre solo parzialmente le spese sostenute. Infine, per la palestra comunale, sono stati spesi meno di 10 mila euro per la gestione, mentre negli anni passati con un risparmio rispetto agli anni precedenti di oltre 7 mila euro. Tra l’altro ricordiamo la funzione sociale di questa operazione che oggi ci consente di coinvolgere nella custodia e pulizia della palestra soggetti disoccupati in stato di necessità».
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