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In festa per il sigaro cubano
tra Rubens e Churchill

MATELICA - Dal 24 al 27 giugno seminari sul mondo del tabacco, degustazioni enogastronomiche, momenti musicali e la possibilità di ammirare il prezioso dipinto, appartenuto allo storico primo ministro inglese

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La conferenza stampa di questa mattina. Al centro il sindaco Delpriori con l’assessore Pennesi e Francesco Minnetti

di Monia Orazi

Matelica dirotta su Cuba ed apre le porte all’incontro con i sapori, i colori ed il “tempo lento” della vita cubana, per la festa dedicata al sigaro “Encuentro amigos de Partagas”, organizzata dal Cigar Club Don Alejandro Robaina, dal 24 al 27 giugno, che quest’anno raggiunge il traguardo delle dieci edizioni.
«Abbiamo sdoganato il sigaro, aprendo alle attività culturali, con seminari sul mondo del tabacco, degustazioni enogastronomiche, momenti musicali e la possibilità di ammirare un dipinto di Rubens, appartenuto a Winston Churchill, che da mezzo secolo non compare alla vista, arrivato a Matelica per merito del sindaco Alessandro Delpriori», spiega Francesco Minetti, presidente del Cigar Club. «E’ un’iniziativa meravigliosa che apre l’estate matelicese, con una grande valenza internazionale, molto importante a livello turistico, perché disegna la Matelica che vogliamo, basata su un certo tipo di turismo – aggiunge Cinzia Pennesi assessore alla cultura di Matelica – non è solo spettacolo ma cultura di vita basata su un tempo lento, convivialità pensata, assaporata e condivisa».
Ospite d’onore l’ambasciatrice di Cuba in Italia, Alba Beatriz Soto Pimentel, che sarà ricevuta ufficialmente in Comune sabato alle 11, alla presenza del rettore Unicam Flavio Corradini, altre autorità locali ed i più autorevoli esponenti del mondo del tabacco cubano. Per un giorno rivivrà lo spirito di Winston Churchill, sabato 27 giugno, con il racconto della sua passione per il sigaro e l’anteprima mondiale del Rubens a lui appartenuto. A raccontare la storia del dipinto è il sindaco Alessandro Delpriori, nella sua veste di storico dell’arte, che lo ha riscoperto grazie ad un lavoro di catalogazione della collezione privata della famiglia Frascione, a Firenze, proprietaria dell’opera: «Questa manifestazione permette a Matelica di avere un palcoscenico internazionale, speriamo possa nascere una collaborazione dal punto di vista culturale, turistico, e perché no economico, con italiani che possano investire a Cuba, e cubani in Italia, l’evento si pone nel nostro brand, in ciò che secondo noi deve essere Matelica in futuro».
matelica_sigari (1)La “Carità del Conte Ferdinando”, un quadro del valore di 25 milioni di euro, sarà esposto dal 28 giugno al 17 settembre, nella chiesa di Sant’Agostino, in cui è stata ricreata con divani e l’allestimento dei dipendenti comunali, l’atmosfera che ricorda il grande statista e la sua epoca. Alessandro Delpriori, sindaco e storico d’arte, ha ritrovato, a seguito di uno studio della collezione privata della famiglia Frascione, nella propria casa a Firenze, il quadro firmato dal famosissimo pittore Paul Rubens, fiammingo, acquistato dal nonno dell’attuale proprietario. Senza ombra di dubbio è l’originale, e lo ha anche confermato il Corpus Rubenianum, la fondazione che studia Rubens. Dello stesso erano state perse le tracce dal 1965, anno in cui il capitano E. G. Spencer-Churchill, figlio di Winston Churchill, lo aveva ceduto alla casa d’aste Christie, Manson & Woods di Londra per essere venduto insieme ad altre importanti opere della collezione di famiglia. La tela, di 3,12 metri per 2,20 è appena stata sapientemente restaurata. «Con grande orgoglio Matelica, dopo 50 anni, espone per la prima volta al grande pubblico il capolavoro dell’ineguagliabile artista Paul Rubens, raccontando la sua interessantissima storia; iniziando da Filippo V Re di Spagna che lo commissionò, passando per la famiglia Churchill fino ad arrivare all’eccezionale ritrovamento e il successivo restauro”, commenta il sindaco Delpriori.

Particolare del restauro del Rubens

Particolare del restauro del Rubens

Del dipinto esiste un altro esemplare, appartenuto al monarca spagnolo, esposto al museo del Prado. La quattro giorni di festa sarà trasmessa anche in streaming sul sito, ha mobilitato un migliaio di persone, impossibile trovare una stanza negli alberghi di Matelica e dintorni, sono circa 195 le camere occupate, 35 i cigar club presenti, 37 le nazioni rappresentate. L’incontro, sostenuto anche dallo stato cubano che fornirà sigari e rhum, sarà costellato da un primato dopo l’altro. Disponibili i migliori sigari cubani, a ruba tra i collezionisti, che data la loro durata nel tempo, anche mezzo secolo, si rivelano un prezioso cimelio per gli appassionati. Degustazione con il prestigioso rhum riserva di Fidel Castro, oltre al Siglo y Medio Ron. Per la prima volta ci sarà l’abbinamento tra sigaro e musica, con la sonata in Si bemolle di Chopin, feste conviviali, seminari culturali, degustazioni, gran finale tutti insieme con una cena di gala, intorno alla fontana di piazza Enrico Mattei, per un programma ricchissimo, consultabile sul sito della manifestazione, che trasformerà Matelica in un “barrio” de l’Havana, un quartiere in cui “compartir”, condividere nel senso ampio del termine, profumi, sapori ed atmosfere di una terra lontana, sempre più vicina a Matelica, grazie alla passione per il sigaro che unisce tante persone di queste due realtà.



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