Schianto in moto: consigliere comunale morì a 53 anni, una tragedia per tutta Cingoli, dov’era originario Claudio Ciciliani, dipendente di Banca Marche. Per quell’incidente, avvenuto alle 7,30 del primo luglio del 2013, questa mattina è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo il conducente del furgone della nettezza urbana contro cui si schiantò in moto Ciciliani.
E’ stato rinviato a giudizio questa mattina, dal gup Domenico Potetti del tribunale di Macerata, il 54enne Enzo Trombetti, di San Severino. L’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Copponi, è accusato di omicidio colposo per la tragica morte di Claudio Ciciliani, consigliere comunale a Cingoli per l’Udc (leggi l’articolo). L’incidente era avvenuto lungo la provinciale Apirese, al bivio con contrada Chigiano, a San Severino. A quell’incrocio Ciciliani, in sella alla sua moto, si scontrò con un furgone della nettezza urbana dell’azienda Sintegra, guidato da Trombetti.
Il camioncino aveva la precedenza, ma secondo l’accusa (pm Stefania Ciccioli) il conducente, pur avendo visibilità massima sull’incrocio e potendo quindi vedere sopraggiungere la moto di Ciciliani non si sarebbe arrestato e si sarebbe immesso ugualmente nell’incrocio nel dubbio che il centauro si sarebbe fermato. Per l’accusa Trombetti avrebbe omesso di utilizzare la massima prudenza, come invece prescritto nel codice della strada. Il 54enne è difeso dall’avvocato Francesco Copponi. Parti civili si sono costituite la moglie del consigliere Udc e le due figlie, ad assisterle gli avvocati Olindo Dionisi e Fabio Tiranti. II processo si aprirà al tribunale di Macerata l’8 aprile.
(Gian. Gin.)
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