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di Maurizio Verdenelli
90, 20, 81. In epigrafe: Enzo Orlando Ciccotti fecit. 90 come gli anni splendidamente portati; 20, come gli anni di lavoro dopo il mestiere di una vita (dipendente Pt), 81 come il numero delle opere ora in esposizione. Parliamo dell’ultimo degli amanuensi maceratesi (il penultimo, anche per una questione di età, è il celebre recanatese Malleus) in mostra da ieri fino al 15 prossimo agli Antichi Forni. Tuttavia la doverosa celebrazione del pensionato delle Poste, che ha per hobby la virtù di chi ha scritto a mano fino al XV secolo tutti i libri del mondo, coincide con una grande occasione: l’esposizione, per la prima volta, del pezzo più pregiato della storica biblioteca comunale Mozzi Borgetti. Una bibbia del XIII, proveniente da Parigi a Macerata nel 1814 per disposizione testamentaria di don Mario Rigressi. Altri meravigliosi codici ed incunabuli, sempre fino a giovedì prossimo, saranno esposti insieme al prezioso testo sacro nelle bacheche della bellissima Sala degli Specchi e dintorni dove fa bella mostra di sé lo stemma dorato di Pio VI “benemerito perché fu il primo a stabilire uno stipendio per i bibliotecari” ha ricordato la direttrice Alessandra Sfrappini. E Giuliano Centioni: “Una zona meravigliosa della biblioteca restaurata da Mario Crucianelli su incarico del sindaco Carlo Ballesi”, Voci e testimonianze della bella iniziativa a cura di due associazioni di volontariato, alle quali la città è da sempre grata: nell’ordine l’Avulss, presieduta da Giorgio Salvucci e l’A.Ma.Vo (presente l’ex presidente Beatrice Buratti).
La cerimonia intorno a Ciccotti, ieri sera alla Biblioteca Castiglioni, ha visto anche la partecipazione di due sindaci: quello di Macerata, Romano Carancini e di Pievebovigliana (paese del buen retiro dell’artista), Sandro Luciani e la consulenza scientifica della prof. Angela Montironi. Che ha illustrato la storia dei libri miniati fino allo scoperta del Gutenberg, l’influenza di Carlo Magno riguardo alla divulgazione delle immagini e dunque l’importanza della scuola francese. E non è un caso dunque che proprio da Parigi giunge il prezioso ‘legato’ della Sacra Bibbia, per la prima volta in mostra . “I bibliotecari sono gelosi dei propri gioielli …” ha detto la dott. Sfrappini, anche lei una sincera ammiratrice di Ciccotti. La cui ispirazione è multiforme: in esposizione anche una pregevole pergamena con tutti ‘gli uomini illustri’ (ma c’è pure una donna: Anna Menghi…) che hanno retto la municipalità di Macerata dal conte Tommaso Lauri, nel 1860, ai giorni d’oggi. Ciccotti, onorato dall’Avulss e dall’A.MaVo annoverandolo tra i propri volontari (un ruolo che attivamente svolge ancora adesso. novantenne) è un meraviglioso autodidatta prima nell’arte della calligrafia e di seguito nella miniatura. Una passione, dopo 45 anni alle Poste, ispirata dai tanti francobolli e timbri artistici ammirati nella sua esperienza lavorativa, quando ancora FB e Twitter erano ancora futuribili.
Nel 2009 Enzo Orlando Ciccotti ha realizzato una prima mostra nella scuola di Pievebovigliana, inaugurata dall’amico sindaco Luciani. “Quando arriva in paese, guidando personalmente l’auto, da solo con il suo passo da bersagliere è come una scossa elettrica per tutti. Forza, c’è da fare: è arrivato! Ad ogni manifestazione sportiva redige calligraficamente i preziosi attestati ed è ogni anno conteso il manifesto della partita rituale a ferragosto tra scapoli ed ammogliati. Firmato Enzo Orlando Ciccotti fecit”. Tutto fatto a meno, è chiaro, da parte dell’ultimo degli Emanuensi. Dice Salvucci: “Una celebrazione che gli dovevamo, e che la cultura maceratese ha colto in pieno abbinando alla mostra del nostro volontario, come valore aggiunto l’esposizione di opere di inestimabile valore possedute dalla nostra biblioteca comunale: oggetti del XIII e XIV secolo sconosciuti alla cittadinanza e dei quali una città d’arte e cultura come la nostra non può ignorare l’esistenza”.
E Carancini: “La qualità della vita va di pari passo con la cultura. La nostra biblioteca è un grande presidio: è qui che abbiamo scovato gli atti del 1570 che ci permettono ora di tornare ad utilizzate l’antico orologio della torre civica. Che sarà pronto tra un anno. Su questa strada continueremo: posso dire la cultura produce 500 eventi all’anno a Macerata”. Da parte sua la dirigente Sfrappini ha ricordato come al suo arrivo nell’88, la “biblioteca fosse un’unica grande barriera architettonica: ora è fruibile in ogni spazio da tutti”. Un riferimento dovuto agli ‘sponsor’ dell’Ultimo degli Emanuensi, i benemeriti volontari ‘del dolore’ che sanno fare anche arte. “Inizio un’opera, poi la riprendo perché in realtà nella vita c’è pure tanto altra da fare per il prossimo, da volontario naturalmente” dice e corre subito via il novantenne Enzo Orlando.
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Iniziativa molto bella , un’occasione per vedere da vicino la meraviglia di questa arte. Peccato per i numerosi errori di ortografia contenuti nell’articolo, soprattutto nell’ultima parte.