La procura ha aperto una indagine sulle minacce via Facebook al sindaco di Civitanova Tommaso Claudio Corvatta e al vice sindaco Giulio Silenzi (leggi l’articolo). Indangato è Marco Gennari, 32enne di Civitanova, che in un post aveva scritto: “Andate a morire ammazzati Corvatta e Silenzi! Assassini! Se vi incontro per strada vi sgozzo! In galera ai lavori forzati! Andatevene prima di una nuova rivoluzione francese”. Parole ritenute gravissime dal procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, che, nonostante i due politici non abbiano al momento presentato denuncia, ha disposto d’ufficio l’apertura di una indagine per l’ipotesi di reato di minaccia pluriaggravata per la gravità di quanto è stato scritto e perché la cosa coinvolge dei pubblici ufficiali. Giorgio ha dato disposizione al dirigente del commissariato di Civitanova, Roberto Malvestuto, di avviare indagini sul caso. Oggi pomeriggio la polizia ha perquisito la casa di Gennari, sequestrando un computer portatile. Il giovane avrebbe comuqnue amesso con gli inquirenti le sue resposanbilità. Spiegando che non si trattò di un fatto politico: “E’ stato uno sfogo, quella mattina avevo ricevuto la cartella della Tares” ha detto l’uomo.
Il procuratore, sulla vicenda dice: “Il diritto di critica va salvaguardato ma non quando degenera in un comportamento penalmente rilevante come minacce aperte”. Sull’arrivo della Tares, molte erano state le esternazioni di rabbia dei civitanovesi, apparse su Facebook, che criticavano la tassa sui rifiuti. Ma il 32enne si è spinto ben oltre in quello che ha pubblicato sulla sua bacheca Facebook. Nel gruppo Speakers’ corner, poi, il 32enne aveva rincarato la dose: “Io sarei per legarli in uno sgabuzzino e accendere dei rifiuti magari tossici poi chiudere a chiave e lasciare che la natura svolga il suo dovere”. Contattato, ieri Corvatta si è detto sereno “non mi faccio intimidire”.
(Gian. Gin.)
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Quanti comunisti ammazzarebbero berlusconi ? Quanti Berlusconiani ammazzarebbero Bertinotti … ?
Eccetto il lancio di un Duomo da parte di una mosca bianca … mai successo niente del genere. Pesate le parole da chi le pronuncia e dal contesto in cui sono pronunciate !
E sappiate che queste “chiacchiere da bar” sono comunque una LEGITTIMA valvola di sfogo a chi ha più di un solo motivo per essere incazzati col mondo !!!
Marco Marcoaldi: stai giustificando le frasi?
no, non giustifico lo spreco di denaro pubblico per la caccia alle streghe.
Facebook è un grosso BAR. Non è una minaccia pubblica, sia ben chiaro. Se gli fosse arrivato a casa un proiettile con lettera anonima avremmo parlato di intimidazione … non uno che con nome e cognome … sbrocca dopo aver ricevuto una cartella esagerata.
forti con i deboli
Le intimidazioni sono ben altro … sopratutto anonime. E certamente nessuno rischia di infognarsi in rogne più grande di lui per 500 … 600 euro di tares.
Ma quale debole, non era lui che voleva ‘mazzá a tutti e brucià 1/2 Citanò? A parte l’ironia ma come ha dichiarato il Proc. Giorgio un conto è la critica e ci puó stare, ma quando si sconfina in minacce allora è reato…
a anni fa radio radicale apri i microfoni agli ascoltatori fu una fila infinita di parolaccia e bestemmie,con il risultato che fu chiuso quello spazio. Speaker corner ricorda quell’esperigenda. Tranne che per gli insulti che vengono censurati vige il pensiero unico grillofascistoide qualsiasi obiezione non conforme viene subito soffocata da decine di messaggi dei soliti utenti tanto che dopo due commenti ho smesso di scrivere anche perche‘ invitato a farlo da parte di un fanatico grillino per intenderci di quelli che hanno la soluzione per tutto mentre gli altri sono ladri e incapaci, quello che ha scritto queste minacce per esempio si e’ fatto portavoce del clima di insulto solito che è’ presente in discussioni che riguardano civitanova dove tutti sono bravi a pontificare e additare e poi magari sotto sotto…
Ai criminali veri la cronaca riporta solo le iniziali dei nomi, qui invece si riporta nome e cognome…. Metteteci anche il codice fiscale….
Ha fatto bene il Procuratore di Macerata ad intervenire. Sono esternazioni gravissime non giustificabili con l’ aver ricevuto una cartella esattoriale. L’ abbiamo ricevuta tutti e allora??!! Vogliamo metterci ad istigare la violenza? Perché di questo si tratta. Neanche io credo che il personaggio, che non è un ragazzino ma un adulto di 32 anni, alle parole volesse far seguire i fatti, e bene hanno fatto i “destinatari” a non sporgere querela o denuncia. Però il fatto non va ignorato di questi tempi, in una platea sempre più ampia di persone disagiate, l’ emulazione o di peggio ancora non è da escludere ed è bene che le Istituzioni diano un segnale.
per lo stesso peso due misure diverse, quanti insulti sento in tv per radio e insulti tra politici, chi insulta Napolitano, chi Berlusconi e vi ricordate Prodi? Poi c’è 2000 prostitute per strade, bande di ladri che entrano tranquillamente nelle nostre case, processi che durano 10 anni e la procura con tutto quello che ha da fare va dietro a queste stronzate? Ma forse c’è qualcosa che mi sfugge ma non sono un giurista. Posso dire solo una cosa sono sempre i poveracci che se rubano una mela vanno processati per direttissima.
@ Marco Marcoaldi
Mi par di ricordare che il “bar-facebook” è stato anche utilizzato per insultare, pesantemente, ragazzine e gay; alcuni dei quali poi si sono tolti la vita.
Inoltre è da valutare una esternazione, anche pesante -ma generica- (cioè la chiacchiera da bar) “tutti i politici sono ladri, mafiosi, delinquenti” ed invece una esternzione -violenta- che va a colpire una specifica persona: sono 2 cose molto diverse, credo.
la madre dei cretini è sempre incinta …, ovvero quanti comunisti filosofi ci sono in giro …
per il moderatore ,forse le e’ sfuggito il commento di romoletto che non ha il coraggio nemmeno di firmarsi con nome e cognome ma considerato il fatto che proprio in questo articolo si dovrebbe stigmatizzare l’uso di offese e insulti gratuiti forse una rettifica sarebbe stata opportuna.
Grande Marco, io lo conosco e posso assicurare che è un ragazzo tranquillissimo che non farebbe mai del male a nessuno.
Ciao Marco