Si alza il sipario sulla Rassegna Agricola del Centro Italia. Domani, e fino a domenica 12 maggio, c’è il mondo rurale in vetrina al Centro Fiere di Villa Potenza, con le sue tradizioni e le sue specialità. È l’enciclopedia dei sapori la Raci, e li riassume magistralmente, dal campo alla tavola, confermandosi un motore formidabile di identità e di sviluppo sostenibile di tutto il territorio. Agricoltura, zootecnia, meccanizzazione, enogastronomia. E, per la prima volta, “Raci sotto le stelle”, con l’apertura fino a mezzanotte e la partecipazione straordinaria, in questo primo giorno di fiera, di Musicultura.
Ne ha fatta di strada la Raci: edizione dopo edizione – questa è la 29ª – la Rassegna organizzata dalla Provincia di Macerata, con la collaborazione dell’Associazione regionale Allevatori delle Marche, il sostegno della Regione Marche e della Camera di Commercio e la partecipazione del Comune di Macerata, è diventata un fenomeno “culturale”, capace di rivolgersi non soltanto agli addetti ai lavori ma anche ai consumatori, i veri protagonisti. Merito soprattutto del lavoro di squadra portato avanti, negli anni, insieme alle molteplici Associazioni e realtà locali dell’economia, del turismo, dell’ambiente, dell’istruzione e della cultura che collaborano attivamente alla manifestazione.
Connubi e sinergie fortemente voluti dal presidente Antonio Pettinari e messi a punto dagli organizzatori per valorizzare ancora di più le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche del territorio, insieme alla cultura, al folclore e alle usanze.
“Filoni – dice il presidente della Provincia – che sempre più hanno bisogno, oggi, di stare insieme per meglio sostenersi”.
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La Raci 2013 taglia ufficialmente il nastro venerdì 10 maggio alle 16.30, ma già dalle 15 il pubblico è atteso alla Mostra nazionale dei bovini di razza Marchigiana. Alle 16 si entra nel vivo con gli spettacoli di animazione con pony ed asinelli, pensati dall’associazione “La Carovana” soprattutto per i bambini e le loro famiglie. Dalle 20.30, nello stand gastronomico, si degusta gratuitamente la polenta offerta dal Comitato di Santa Maria in Selva fino alle 21.30 quando, sul palco eventi, va in scena “Un soldino per il juke box”, l’attesissima produzione di Musicultura, ideata e diretta da Piero Cesanelli, con l’immancabile ensemble musicale “La Compagnia” e le più belle canzoni, quelle che una volta si ascoltavano mettendo un soldino nei juke box.
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Nota stampa di Copagri Macerata:
Anche la birra agricola, la novità del momento, sarà presente grazie alla Confederazione produttori agricoli di Macerata alla Raci. La birra agricola occuperà, insieme ai prodotti tipici, lo allestirà un agripub, con birra agricola e prodotti tipici locali, per allietare le notti sotto le stelle. Nel corso della rassegna ci saranno degustazioni e corsi di assaggi per mettere in luce le caratteristiche della birra agricola, un prodotto nuovo che sta diventando un fenomeno a livello nazionale. Sono moltissime le richieste che giungono, da qualche tempo a questa parte, alla Copagri per sapere come realizzare un birrificio, avviare un’azienda agricola, ottenere finanziamenti. Richieste queste che vengono puntualmente assolte dalla Copagri organizzando corsi e visite in birrifici agricoli. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 212 del 10 settembre 2010, del decreto ministeriale del 5 agosto 2010, la birra è entrata a far parte a tutti gli effetti nell’attività di produzione agricola. E’ un fatto importante che apre a nuovi margini di diversificazione produttiva in agricoltura ed è il risultato di una grande sfida che Copagri Macerata e Marche hanno portato avanti e conquistato quando il tutto non godeva di alcun credito tra gli addetti ai lavori ed a livello istituzionale. Copagri non ha mai mollato la presa sollecitando l’inserimento della birra nell’elenco delle attività agricole in sede di revisione. La Copagri sta promuovendo il Consorzio marchigiano produttori dell’orzo e della birra, Cobi, che ha un impianto in provincia di Ancona con una capacità produttiva di 1500 quintali di malto l’anno, ma vista l’espansione della domanda si vorrebbe arrivare a quota 12mila. “Ringraziamo la Raci – dice il presidente di Copagri Macerata, Andrea Passacantando – per questa opportunità che permette di diffondere il grande valore di prospettiva della birra prodotta direttamente dalle aziende agricole, fatto per il quale la Copagri si è battuta fino al formale riconoscimento nel 2010. E non solo – aggiunge Passacantando – la Copagri è riuscita a realizzare sul territorio quelle sinergie con il mondo dell’artigianato, turismo, commercio locale che rappresentano un modello economico non in competizione ma, comunque, alternativo alla globalizzazione. In definitiva quelle forme di associazione che noi vogliamo, che riescono a superare i limiti dimensionali in senso lato delle aziende agricole, rendendo protagonisti i produttori”.
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