
Vigili del Fuoco schierati accanto alla raffigurazione di Santa Barbara prestata dalla parrocchia di Santa Maria in Selva
di Alessandra Pierini
(foto-servizio di Guido Picchio)
Non è stata un festa di Santa Barbara come tutte le altre. Sarà il difficile momento storico che la nostra nazione sta attraversando e che ci spinge a cercare dei punti di riferimento, sarà che i festeggiamenti fatti di domenica hanno permesso a tanti, familiari e amici, dei Vigili del Fuoco di essere presenti, sottolineando quella dimensione profondamente umana che distingue il Corpo, sarà che le celebrazioni per l’Unità d’Italia hanno risvegliato in qualche modo l’orgoglio italiano che i Vigili incarnano, qualunque sia il motivo la cerimonia di questa mattina nella sede centrale del Comando Provinciale dei Vigli del Fuoco di Macerata è stata più intensa, partecipata ed emozionante rispetto a quelle di cui abbiamo memoria.
Santa Barbara, patrona del corpo, idealmente presente, ha guardato i “suoi” uomini da una tela del 17mo secolo che la raffigura e che è stata prestata da don Giuseppe Branchesi, della parrocchia di Santa Maria in Selva che normalmente la custodisce. In un grande capannone, normalmente utilizzato come deposito dei mezzi, le cui pareti sono state abbellite dalle foto di una mostra fotografica dedicata agli uomini che stanno ancora lavorando a L’Aquila, dopo il terribile terremoto di 2 anni fa, il vescovo di Macerata Claudio Giuliodori ha celebrato la Messa animata dalle musiche del Maestro Paolo Mencoboni e del coro “Figli della Luce” della parrocchia dell’Immacolata di Macerata.
Il rituale saluto è toccato a Giorgio Alocci, comandante provinciale reggente dei Vigili del Fuoco di Macerata e direttore regionale delle Marche che con un intervento particolarmente sentito e motivante allo stesso tempo ha toccato diverse problematiche: «Mi hanno colpito le Marche – ha iniziato – e in particolare il maceratese per l’equilibrio che trasmettono. E’ fondamentale difendere questo territorio. Come ha affermato il presidente Giorgio Napolitano ieri nel messaggio al convegno di Legambiente “oggi è più che mai necessaria una politica di sviluppo equo e sostenibile e serve l’impegno di tutti per contrastare il ripetersi di scelte e comportamenti che concorrono al dissesto idrogeologico da cui tanti danni e lutti sono scaturiti per il nostro Paese. Con questo alto indirizzo assicuro l’impegno dei Vigili del Fuoco di Macerata a fianco di amministrazioni, istituzioni e cittadini e rinnovo la disponibilità ad ogni forma di collaborazione e sinergia per ottimizzare le risorse in questo momento di congiuntura. Penso a quel meraviglioso esercizio di collaborazione avvenuto col terremoto in Umbria e Marche del 1997 e ricordo l’esperienza che allora ci trasmise il comandante Fabrizio Colcerasa che da pochi mesi ha lasciato il servizio attivo». Prima di passare in rassegna l’attività svolta, Alocci ha ricordato l’impegno quotidiano: «Santa Barbara rappresenta la serenità del sacrificio di fronte al pericolo senza possibilità di evitarlo. Lo facciamo da sempre nel lavoro quotidiano e anche tra enormi difficoltà, gravissime carenze di risorse umane, strumentali e finanziarie continuiamo con la nostra straordinaria normalità a rappresentare un simbolo di solidarietà e protezione».
Tra i 5300 interventi effettuati quest’anno dai Vigili del Fuoco, solo il 20 per cento ha riguardato gli incendi, anche grazie ad una forte attività di prevenzione. Nel 2011 il Corpo è stato impegnato nell’alluvione che nel marzo scorso ha colpito le Marche e recentemente ha contribuito al soccorso in Luguria, ha partecipato al 25mo Congresso Eucaristico Nazionale, ha realizzato dei campi di accoglienza in Puglia, ha contrastato gli incendi di bosco che hanno pesantemente colpito il territorio. Anche per l’attività Giorgio Alocci è tornato a parlare di collaborazione e sinergia tra i vari corpi e istituzioni per consentire indispensabili economie di scala per poi dedicare le ultime due riflessioni alla popolazione de L’Aquila, ancora bisognosa d’aiuto e all’Unità d’Italia: «Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco vuole rappresentare un piccolo paradigma dell’Italia unita. Le celebrazioni per il 150mo stanno per concludersi. Sulla crisi il presidente Napolitano ha detto “Certamente l’Italia ce la farà, ce la deve fare”. Per questa sfida tutto il personale dei Vigili del Fuoco è pronto, con tutto l’impegno che sarà necessario».
Toccante la proiezione del video dedicato al terremoto del 2009 in Abruzzo. Le immagini degli interventi effettuati tra le macerie reali ed emotive hanno proposto momenti tanto terribili da sembrare quasi irreali, che oltre a lucidare gli occhi di molti che hanno vissuto in prima persona la tragedia di L’Aquila, hanno fatto esclamare ad una bambina molto piccola presente tra il pubblico «Mamma, questo è un cartone».Sono stati poi consegnati il Diploma di Lodevole Servizio a Simonetta Servidei e le Croci di Anzianità a Luca Ghizzone, Fabrizio Natali, Gianfelice Morelli e Luca Pelacani.
Finale a sorpresa e degna conclusione per i festeggiamenti di Santa Barbara la discesa e il dispiegamento del tricolore dal castello di manovra da parte dei Vigili del fuoco che impiegano tecniche di derivazione speleo – alpinistiche sulle note dell’inno di Mameli. Sono stati proprio il bianco e il rosso e il verde della bandiera nazionale, sventolati con ardore da una capricciosa e tempestiva folata di vento, a regalare un momento di sollievo e speranza per il futuro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati