Approvata la mozione Bolkestein
Rifinanziato il fondo di garanzia alle imprese

Il consiglio provinciale ha discusso il tema delle concessioni demaniali a 33 aziende dell'area portuale, ha approvato l'utilizzo di un milione di euro risultante dall'avanzo di amministrazione e ha ribadito il sostegno alla Best di Montefano

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Il Consiglio provinciale

 Il Consiglio provinciale di Macerata ha approvato ieri sera all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Marco Diomedi, capogruppo della lista “La nostro Provincia”, sulla cosiddetta “Direttiva Bolkestein” in materia di Concessioni Demaniali rilasciate nelle aree portuali, che nel maceratese interessa 33 imprese dell’area portuale di Civitanova Marche.
Con tale mozione, il Consiglio provinciale impegna il Presidente della Provincia “ad attivarsi, con tutti i mezzi a propria disposizione, presso sia i Ministeri competenti, presso la Regione Marche ed i Comuni, per fare in modo che le concessioni demaniali relative alle attività produttive insistenti nelle aree portuali vengano stralciate dalla direttiva Bolkestein per la loro messa al bando di asta pubblica.
La direttiva europea del 2006 chiamata “Bolkestein”, dal nome del suo promotore, intendeva intervenire su tutte le società di servizio al fine di introdurre il criterio dell’asta pubblica nella fase di rilascio delle concessioni. Il Governo italiano, nel recepire la direttiva, ha esteso la normativa alle concessioni demaniali rilasciate sulle aree del Demanio marittimo per quelle attività del settore turistico – ricettivo, industriale e produttivo.
Nel giugno scorso è stata fatta marcia indietro per stralciare le concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, le quali sono state prorogate fino al 31 dicembre 2015.
Rimangono ancora seriamente in pericolo – ha riferito Diomedi nell’illustrare la sua mozione – le attività artigianali ed industriali, imprese spesso di carattere familiare, e l’indotto ad esse collegato, che nel complesso ricoprono un’importante fetta dell’economia della provincia maceratese. Sono 33 le aziende che insistono nell’area portuale di Civitanova Marche. Solo per 24 di queste è stato calcolato che producono un volume di affari di oltre 40 milioni di euro, dando lavoro a 150 dipendenti, oltre alle famiglie dei titolari.

consiglio-provincialeLa direttiva europea, come recepita dallo Stato italiano, non tiene conto di realtà imprenditoriale come quelle del litorale maceratese, incentrate soprattutto sulla piccola- media impresa, ma soprattutto non tiene conto della destinazione dei fabbricati, prevalentemente adibiti all’attività della pesca, con attività che fanno capo al commercio ittico, ai cantieri navali, alle officine meccaniche, alle cooperative, oltre a specchi acquei destinati all’allevamento di fauna ittica. “Tutte attività – ha rimarcato il consigliere Diomedi – che non prevedono appetibili destinazioni speculative. Ed oggi molti imprenditori, dopo aver investito notevoli capitali per la loro attività, oggi rischiano di vedersi portar via la concessione senza aver avuto il tempo di ammortizzare l’investimento; e comunque si vedono costretti a non investire sul capitale perché il loro futuro diventa incerto.

Un milione di nuove spese per investimenti, soprattutto per strade e scuole è stato inoltre previsto dalla Giunta provinciale che ieri sera ha ottenuto l’approvazione del Consiglio sulla proposta di utilizzo di una quota di 998 mila euro risultante dall’avanzo di amministrazione del 2010. La nuova liquidità sarà investita per 233 mila euro in manutenzioni stradali e per altri 200 mila euro in nuovi interventi sulla viabilità. Tra questi ultimi il completamento dei necessari finanziamenti per la rotatoria “Costamartina” lungo la strada tra Civitanova Alta e Civitanova porto, per la nuova rotatoria in località Macina di Mogliano all’incrocio tra le strade per Corridonia e per Loro Piceno e infine per l’allargamento di un ponte lungo la strada “Pian Palente” in territorio di Camerino. Tra i nuovi investimenti sono previsti interventi straordinari di manutenzione del patrimonio per 195 mila euro, lavori stradinari di edilizia scolastica per 230 mila, nonché attrezzature e segnaletica per il settore ambiente (50 mila). Tra le destinazioni dei nuovi fondi iscritti in bilancio figura anche l’intervento a favore del restauro delle opere d’arte delle Chiesa di San Filippo a Macerata per 60 mila euro.

consiglio-provinciale-2-300x218Il presidente Antonio Pettinari, intervenuto dopo l’esposizione tecnica dell’assestamento di bilancio da parte dell’assessore Giorgio Palombini, ha sottolineato da un lato l’esiguità dei capitoli del Bilancio 2011 che la Giunta ha trovato al suo insediamento e dall’altro la forte riduzione delle risorse trasferite alla Provincia. La “regionalizzazione” del Patto di stabilità opportunamente decisa dalla Regione Marche e l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2010 – ha aggiunto Pettinari – sono due aspetti che hanno dato “ossigeno” all’azione dell’Amministrazione provinciale per attuare parte del suo programma di investimenti. Il presidente non ha mancato, però, di esprimere le sue preoccupazioni per gli esercizi futuri in relazione, soprattutto, dei minori flussi finanziari che si annunciano da parte di Stato e Regione. In sede di “assestamento” la Giunta ha individuato alcune piccole economie che ha riunito in un unico stanziamento di 200 mila euro iscritto in bilancio per rilanciare il “Fondo di garanzia a favore delle imprese”. Una misura, approvata anche questa dal Consiglio provinciale, che vede la Provincia proseguire insieme alla Regione e alla Camera di commercio la positiva esperienza si sostegno alle aziende del territorio per i loro bisogni di liquidità e di accesso al credito bancario.

consiglio-provinciale-1-300x168A chiusura della seduta di ieri sera, che si è protratta fino a tarda ora, il Consiglio provinciale di Macerata ha ampiamente discusso e poi approvato all’unanimità una mozione a sostegno dei lavoratori delle Best di Montefano. Presentata dai consiglieri Franco Capponi e Nazareno Agostini, capigruppo Ppe e Pdl, la mozione, è stata integrata ed emendata nel corso della trattazione su proposta dai consiglieri Montesi (Pd), Venanzi (Udc), Piergentili (Idv) e Diomendi (La nostra Provincia). Il Consiglio provinciale – si legge nel documento – impegna la Giunta e si impegna a: dare continuità all’azione di sostegno istituzionale e di solidarietà ai lavoratori così come è stato messo in atto fin dalle prime ore dal Presidente, dalla Giunta e dai consiglieri, inoltre a mettere in atto tutte le iniziative utili ad assicurare che ai dipendenti delle ditta Best di Montefano sia garantito il sostegno materiale, così come richiesto dalla parti sociali e dalla Regione Marche nella trattativa e vigilare affinché la ditta medesima mantenga i doverosi impegni e cioè: a) il pagamento degli stipendi nelle more delle procedure di avvio della mobilità; b) l’anticipo e l’integrazione della Cassa integrazione straordinaria; c) l’incentivo di uscita e la messa a disposizione dello stabilimento in modo agevolato per consentire il riutilizzo del medesimo a la ricollocazione dei dipendenti, favorendo così il mantenimento del sito produttivo.

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Nell’illustrare la mozione, il consigliere Capponi, ha ricordato “che la Best è una nota multinazionale americana, la Northek, specializzata nella produzione di motori per cappe aspiranti commercializzati in Italia e in tutta Europa; che nell’ottobre del 2009 il gruppo Best ha acquisito, a seguito di fusione per incorporazione, ed ha trasformato due aziende italiane in tre stabilimenti Best siti a Fabriano, Cerreto d’Esi e Passatempo di Montefano; che all’inizio di novembre, con procedure del tutto anomale e senza nessuna contrattazione con i lavoratori,  a Best ha deciso di chiudere la sede di Montefano e di trasferisce all’estero tale produzione, mantenendo aperta solo l’attività nella sede di Cerreto d’Esi; che tutti i 126 dipendenti di Montefano, si trovano così senza lavoro, nonostante in estate fosse stato trovato un accordo in Regione con i sindacati e azienda per evitare la delocalizzazione in Polonia”.

Da parte loro, i consiglieri Montesi, Venanzi, Piergentili e Diomedi, intervenuti per integrare ed emendare la mozione, hanno ricordato che il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, “è intervenuto in maniera tempestiva ed autorevole a testimoniare lo sdegno per le modalità di chiusura dello stabilimento, mostrando la fermezza delle istituzioni nel tutelare i lavoratori e schierandosi a loro fianco, adoperandosi – attraverso le associazioni di volontariato – per alleviare le condizioni dei lavoratori che presidiano lo stabilimento”.

 



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