Si è svolto nella mattinata di oggi martedì 29 novembre, in via Rampa Zara a Macerata, l’«Avvento di Fraternità», appuntamento sulla Condivisione dei servizi e dei progetti promossi dalla Caritas della Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia e l’Associazione Centro di Ascolto e Prima Accoglienza.
Ad aprire l’incontro, pensato per analizzare l’operato finora realizzato e riflettere sui cambiamenti e sulle nuove urgenze che il contesto socio- economico attualmente esige, è stato S. E. monsignor Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia, in un «luogo significativo, prescelto quale esempio di solidarietà per tutta la città di Macerata, il cui Patrono, San Giuliano, ne interpreta pienamente lo spirito di accoglienza»: l’appuntamento, inoltre, è stato ideato proprio «nel periodo dell’Avvento, che sprona ognuno a vigilare sulla propria spiritualità interiore».
A seguire, l’intervento di Mario Bettucci, Co-Direttore della Caritas diocesana e Delegato regionale Caritas Marche, che ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato la Caritas a festeggiare, proprio in questo 2011, i primi 40 anni di attività, nella consapevolezza che, come ricordato dal Santo Padre Benedetto XVI, «rispondere ai bisogni significa non solo dare il pane all’affamato, ma anche lasciarsi interpellare dalle cause per cui è affamato».
La Caritas, dunque, come «strumento educativo» che, nel territorio, tenta di intercettare le nuove richieste provenienti dagli stranieri e da coloro che provengono anche dai recenti sbarchi a Lampedusa, senza dimenticare le esigenze delle numerose donne in difficoltà che vivono nel maceratese.
Importanti anche gli interventi a favore dei ragazzi disagiati e delle famiglie, a cui si aggiunge l’attività dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, quale «utile mezzo d’interpretazione al fine di attivare nuovi interventi mirati». Grazie a queste letture preventive del contesto sociale, è stato creato inoltre il «Fondo di Solidarietà a lavoro», attraverso cui accompagnare le persone in difficoltà economiche: al momento le famiglie sostenute sono 30, con un impegno economico di oltre 60 mila euro.
Infine, l’intervento di Enrico Marcolini, Presidente del Centro di Ascolto e Prima Accoglienza di Macerata, che ha delineato le prospettive future a partire dall’entità del servizio offerto dall’Associazione: fino ad ottobre, infatti, sono stati serviti 7.037 pranzi (presumendo di arrivare a 10mila entro la fine dell’anno), di cui circa la metà somministrati a italiani residenti nel maceratese, mentre delle 409 richieste di lavoro accolte ne sono state soddisfatte 118. Non mancano, dunque, le sfide per i prossimi anni, sempre più rivolte al sostegno delle donne (non solo italiane) in difficoltà e di coloro che si sono imbattuti nel problema del gioco e, non ultimo, alla sussidiarietà verso quanti non mancano di opportunità lavorative.
Oltre alle diverse realtà parrocchiali diocesane e ai rappresentanti politici locali presenti, sono infine intervenuti il Sindaco di Macerata Romano Carancini, l’Assessore provinciale Leonardo Lippi, il Prefetto Vittorio Piscitelli e il Docente Unimc Francesco Adornato: tutti unanimi nel sottolineare la necessità di lavorare in piena sinergia, al fine di concretizzare efficacemente il dialogo tra i soggetti attivi tramite valori e percorsi più solidi.
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