Da Francesca D’Alessandro, consigliere comunale della lista Macerata è nel cuore:
La presenza femminile nella nuova giunta di Macerata, composta dal vice sindaco e due assessori donna, porta sicuramente una ventata di novità all’interno dell’amministrazione comunale. Se dunque lo scopo era quello di raggiungere una sostanziale parità di genere nella rappresentanza dei cittadini maceratesi, il nuovo sindaco Romano Carancini ha centrato sicuramente l’obiettivo. E’ necessario però che a ciò facciano seguito serie e consapevoli politiche a favore della donna, attorno alla quale girano tutta una serie di problematiche: l’occupazione femminile (le donne hanno risentito di più della crisi attuale, si è passati infatti, secondo i dati della provincia di Macerata, da 32mila assunzioni del 2008 alle 27mila del 2009), i soprusi e le violenze che purtroppo stanno aumentando anche in questa nostra “tranquilla” Macerata, le difficoltà per tante mamme che lavorano di gestire anche la famiglia (il problema degli asili nidi, pochi e costosi, degli anziani da accudire, solo per fare alcuni esempi), il calo delle nascite che interessa tutto il panorama nazionale.
La donna, proprio perché soggetto della maternità e fulcro del sistema-familiare, è più svantaggiata rispetto all’uomo perché si trova impegnata su più fronti. E’ per questo che le Istituzioni, anche attraverso le proprie rappresentanti donne, sono chiamate a sensibilizzarsi, operando progetti concreti e proposte sinergiche tra Comune, Provincia e Regione. Le politiche rivolte alle donne si correlano ed integrano inoltre imprescindibilmente con le politiche familiari, cosicché questa nostra società maceratese, in continuità con la tradizione cristiana, possa vedere difesa, promossa e valorizzata la famiglia quale grande risorsa per il bene della comunità tutta”.
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Se non c’era il richiamo (pleonastico) alla tradizione cristiana sarebbe stato un intervento perfetto….
Condivido la tua posizione, Francesca.
Brava Francesca