Civitanova con gli occhi a mandorla
Ecco il centro commerciale cinese

di Laura Boccanera
Ha aperto il dragone. Si è  svolta oggi pomeriggio l’inaugurazione ufficiale del nuovissimo parco commerciale cinese alla presenza di tutte le autorità civili e militari. Quasi un rito, con il triplice fiocco di tulle rosso tagliato dal sindaco Massimo Mobili, dal console Gu Honglin e dal direttore del centro Hu Zhi Gao. 6000 metri quadrati la superficie occupata, per 26 grossisti. E’ mistero invece sul volantino anonimo fatto circolare ieri in cui si invitava commercianti e cittadini a protestare davanti al centro: numerose le contestazioni presenti sul manifesto che vanno dal no ai centri commerciali tout court fino alle rivendicazioni per concorrenza sleale e malcontento per la disoccupazione giovanile. Tuttavia l’incitamento è stato un flop e nessuno si è di fatto presentato tanto che si pensa più ad una provocazione che ad una presa di posizione vera e propria. I commercianti prendono le distanze da quanto accaduto e dalle modalità   e soprattutto in un momento caldo come questo, tra ztl ed ecozona preferiscono parlare d’altro: <<il problema non sono i cinesi, le autorità preposte vigileranno su eventuali irregolarità, semmai bisognerebbe chiedersi se è giusto continuare ad aprire centri commerciali a discapito dei piccoli negozianti.

Soddisfatta invece la proprietà: <<mi auguro che questa novità possa essere di portatrice di amicizia fra tutti i cittadini, immigrati e civitanovesi, per migliorare questo territorio>>. Così ha commentato in duplice lingua il console durante la presentazione. E forse un primo accenno di integrazione c’è stato: al buffet di benvenuto niente involtini primavera, ma porchetta e patatine.

E oggi è stata anche la volta dell’inaugurazione del nuovo outlet firmato Cesare Paciotti nella zona industriale. Lo storico marchio di calzature che sembra non essere stato scalfito dalla crisi ha in programma anche l’apertura di un bar in zona Brera a Milano, di tre nuovi negozi monomarca e di una linea di arredamento, la “Home Collection”. In futuro? <<Magari un hotel a Dubai, tutto targato Cesare Paciotti>>.

(Foto di Roberto Vives)