Tartuferi e i giovani calciatori:
“La priorità è educarli al rispetto”

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Il nome nuovo all’interno dello staff biancorosso è quello di Carlo Tartuferi che attualmente ricopre la mansione di allenatore della formazione Esordienti classe ’96 della Maceratese. Nonostante la sua età  (26)piuttosto giovane è già da 8 anni a contatto con i ragazzini e da questa stagione ha anche preferito abbandonare il calcio giocato perché come dice lui “Mi sento più coinvolto nello stare con i ragazzini piuttosto che giocare in Seconda o Terza categoria”. Noi lo abbiamo ascoltato sulla società ma anche più specificatamente sul lavoro che svolge in maniera meticolosa con i giovani talenti che rappresentano il futuro del calcio.

Carlo cosa cerchi di insegnare quotidianamente ai ragazzi che alleni?
“Come allenatore della formazione Esordienti la prima cosa che cerco di fare è quella di educare i ragazzi al rispetto dell’avversario e dell’arbitro. E’ molto importante in queste categorie far apprendere ai ragazzini la tecnica di base per renderli pronti al campionato Giovanissimi”.

Il motivo principale per il quale incentiveresti un ragazzino nel giocare al calcio…
“Innanzitutto per stare a contatto con altri coetanei e poi perché il calcio come tutti gli altri sport è un mezzo di sfogo da pressioni esterne come può essere ad esempio la scuola. Chi viene a giocare a calcio sa che devi solo pensare a divertirsi”.

Qualche nome di giovani calciatori che possono ambire al salto di qualità?
“Sinceramente parlando io credo che ci siano almeno 3-4 elementi della mia squadra che possano ambire a una carriera calcistica ma data l’età è meglio non pronunciare nomi ma invito gli addetti ai lavori a venire a vedere qualche partita perché rimarranno incantati dalle giocate di alcuni giovani”.

Sulla situazione della Maceratese quale secondo te potrebbe essere l’ancora di salvataggio per questa gloriosa società che però da anni annaspa clamorosamente nel dilettantismo?
“Premetto che il mio lavoro con le scelte e problematiche societarie centra ben poco perché poi alla fine io lavoro sul campo e al resto non è che sia così interessato però sinceramente spero che questo progetto intrapreso possa continuare perché mi ci sono immedesimato a 360° e credo fortemente che per ritrovare una Maceratese a livelli alti bisogna puntare, come succede adesso, fortemente sul settore giovanile al fine di portare in prima squadra più giovani locali possibili”.

Andrea Busiello



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