ANCONA – Indagini della Squadra Mobile partite lo scorso dicembre. Tra i reati contestati a vario titolo: corruzione, falso ideologico e peculato. In quattro ai domiciliari, tra cui un civitanovese, con l’accusa di essere gli intermediari dell’operatore sanitario. Il guadagno complessivo contestato è di 18mila euro. Sarebbero state almeno 50 le certificazioni indebite rilasciate
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