CIVITANOVA – La rabbia di Anna Cerolini: «Prima lo hanno dimesso senza dirmi niente ed è stato ad aspettarmi ore, poi quando l’hanno ripreso in carico mi hanno detto che non potevo stare in pronto soccorso e qualche ora dopo mi ha telefonato un barista da Civitanova Alta dicendomi che mio papà era lì. Non ce l’ho col personale, ma vedo che non riescono a gestire la situazione». Il primario, Rita Curto: «Non sono stata informata di questa situazione, ma uno o due infermieri non possono gestire 30 persone in barella. Serve personale, sembrano scene di guerra con pazienti che restano per giorni»
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