MONTE SAN GIUSTO – L’avvocato Vando Scheggia parla dei rapporti riferiti dal suo assistito con l’inglese rapito: «Ha accumulato un debito, poi tardava a restituire i soldi ed è anche andato in Grecia per un periodo. Ha collaborato con loro per riuscire ad ottenere i soldi ed essere liberato, era lui a mettersi le manette quando doveva fare le videochiamate per chiedere il denaro». Da Firenze arriva l’ordinanza bis sulle misure cautelari per i quattro indagati. Confermati i domiciliari per tutti. Il giudice: «Non hanno preso coscienza del disvalore del fatto compiuto». E sui motivi del sequestro dice che è inverosimile il prestito. Parla poi del ruolo di una quinta persona che avrebbe partecipato al piano
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