Oseghale parla al processo:
«Ho fatto a pezzi Pamela,
ecco cosa è successo prima»

MACERATA – La dichiarazione testuale resa oggi pomeriggio in Corte d’assise dal 30enne nigeriano imputato dell’omicidio della ragazza romana. «Non l’ho uccisa, si è sentita male. Era andata a riposare nella stanza degli ospiti quando ho sentito un tonfo. L’ho trovata a terra ma era viva. Poi sono uscito perché mi sembrava stesse meglio, quando sono tornato a casa non si muoveva ed era gelida». La mamma è uscita dall’aula: «Fiera di averlo fatto». Lo zio, Marco Valerio Verni: «Un film già visto, niente di nuovo sotto il sole». La difesa ha chiesto una perizia sulle due ferite al fegato che sarebbero quelle con cui la 18enne è stata uccisa. La procura e le parti civili hanno dato l’ok. I giudici hanno rinviato la decisione se disporre o meno il nuovo accertamento (se ne parla il 24 aprile). Calendario cambiato, per ora la sentenza è fissata al 29 maggio