Tre membri del direttivo provinciale e regionale de La Destra lasciano ogni incarico ricoperto nel partito in aperta polemica con il segretario provinciale Anna Rombini. Si tratta di Marco Bernabei, coordinatore comunale di Macerata; Glauco Organtini, responsabile del collegio elettorale di Sarnano, e Azzurra Forconi. Tutti e tre, come detto, facevano parte anche del direttivo provinciale e regionale del partito. “Con profondo rammarico” scrivono in una nota diffusa alla stampa “annunciamo pubblicamente le nostre dimissioni da ogni incarico ricoperto all’interno del partito politico La Destra.
Le motivazioni che ci portano a questa soffertissima scelta, vanno individuate in una conduzione provinciale che non può vederci indifferenti.
Nello specifico lamentiamo una continua prevaricazione delle funzioni organizzative dell’organo principe in ambito provinciale, ovvero il Direttivo, ad opera del nostro segretario locale.
Non sfugge che negli ultimi mesi in cui abbiamo fatto parte di questa grande casa che è La Destra di Storace, non si siano elaborate nè strategie politiche nè linee direttive da poter applicare sul territorio per essere utili e vicini ai nostri elettori ed alla popolazione in generale.
Va da sè che sentiamo in prima persona la frustrazione di non essere di alcuna utilità alla collettività ed individuiamo il problema, oltre che in noi stessi, negli organi direttivi ed in particolare nella condotta non all’altezza della situazione e del momento storico del nostro Segretario Provinciale.
Siamo dunque eticamente costretti a rassegnare le nostre dimissioni come atto di umiltà e di legame estremo nei confronti del partito e dell’ideale che per tanto tempo ci ha accomunato.
Non possiamo più continuare a soprassedere sulla dimostrata incapacità nell’affrontare la precedente tornata elettorale amministrativa, che ha visto la nostra formazione praticamente assente da ogni competizione locale , fatta eccezione per il solo comune di Corridonia; a tal proposito è stata ancor più grave la mancanza di un qualsiasi confronto ufficiale interno per l’assunzione delle responsabilità di questa ingiustificabile assenza, ritenendo noi che lo stesso dibattito sia stato artatamente evitato da chi aveva l’obbligo istituzionale di affrontare la questione .
Per tutti questi motivi abbiamo deciso di dissociarci da questa conduzione facendo un passo indietro e sperando di avviare un momento di profonda riflessione in chi ne avrebbe l’obbligo morale, ideologico ed istituzionale all’interno della nostra Comunità Umana”.
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