di Laura Boccanera
Teneva in braccio la nipote di 10 mesi e disperato urlava contro tutti la propria indigenza. Un uomo di circa 50 anni, napoletano ma residente a Civitanova questa mattina ha minacciato di gettarsi dal balcone di Palazzo Sforza se non fosse riuscito a parlare con il sindaco Corvatta. L’uomo, che non è la prima volta che sale in Comune per chiedere assistenza ed aiuto, ha portato con sè tutta la famiglia e in maniera tesa e arrabbiata gridava contro tutti in cerca di attenzione e conforto.
L’uomo B.G è disoccupato, ma ad aggravare la sua situazione ci si è messo anche lo sfratto esecutivo ricevuto dal proprietario dell’appartamento in cui vive a Fontespina perchè non riesce più a pagare la mensilità di circa 350 euro. Disperato l’uomo questa mattina a partire dalle 10 ha occupato il secondo piano, di fronte alla stanza del sindaco e lo ha atteso fino a mezzogiorno quando Corvatta lo ha ricevuto nel suo studio.
Nonostante l’incontro l’uomo ha continuato a rimanere affacciato alla finestra che dà sul balcone chiedendo di venire aiutato dai servizi sociali per il pagamento delle spese di utenza di gas e luce e per avere una casa popolare e un lavoro come ambulante con il quale mandare avanti la famiglia composta da tre figli, 2 maschi e una femmina e dalla nipotina di 10 mesi.
Una situazione anomala tanto che nemmeno l’intervento della Polizia municipale è bastato a placare l’uomo. La notizia ha fatto subito il giro degli uffici e sia i servizi sociale che l’assessore Sglavo, il vice Silenzi e l’assessore Peroni hanno cercato di rassicurare l’uomo garantendo il massimo interessamento alla sua situazione. “Sono molti i casi di persone indigenti a Civitanova – ha detto Corvatta a conclusione del colloquio – aiutare tutti è doveroso ma difficile, cercheremo di garantire il massimo supporto che possiamo dare a questa famiglia”.
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poverino
Per carità posso capire la situazione e il momento difficile,ma sporgersi cosi con un bambino di 10 mesi è proprio una vigliaccata….che colpe ha il bambino…!!!!