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L’Università di Macerata
si racconta nel Bilancio Sociale

In crescita la dimensione internazionale. Il 94% degli studenti promuove i docenti

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L’Università di Macerata ha presentato il proprio Bilancio sociale 2010 nel corso di un incontro sul tema “Responsabilità, controllo e reporting. Esperienze di rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche e nelle organizzazioni non profit”.

Sono intervenuti: il rettore Luigi Lacchè, l’assessore regionale Pietro Marcolini, Katia Giusepponi, BenedettaGiovanola ed Ernesto Tavoletti dell’Università di Macerata, Mirella Paglialunga, coordinatrice regionale Rete AuMi, Paolo Ricci, dell’Università del Sannio, Alessandro Fedeli e Davide Alessandrelli del Csv Marche, Carla Scipioni, dirigente della Provincia di Macerata, Umberto Silvi e Monica Serpilli dell’Ufficio innovazione e qualità dell’Università di Macerata.

L’incontro ha consentito di condividere esperienze di reporting con quanti sono interessati alla diffusione di una cultura gestionale basata sulla piena consapevolezza delle responsabilità aziendali, della necessità di interrogarsi e riflettere insieme agli interlocutori per fornire risposte nel senso del benessere collettivo. 

La terza edizione integrale del Bilancio sociale di Ateneo fornisce il quadro complessivo delle attività svolte e dei risultati ottenuti nelle diverse aree di attività, evidenzia le risorse utilizzate e quelle investite e rendiconta gli effetti sociali e i benefici prodotti dallo svolgimento delle attività e dalle scelte dell’Ateneo sui portatori di interesse, con riferimento all’esercizio 2010 e all’anno accademico 2009/2010.

“Le organizzazioni pubbliche – ha commentato il rettore Lacchè – devono rendere conto di come impiegano le risorse e di quello che fanno in modo trasparente, anno dopo anno. Fa parte della democrazia. Questo strumento, inoltre, è in grado di incidere sull’innovazione, perché consente all’amministrazione un’auto-riflessione su quanto viene fatto, come e perché e su come sia possibile migliorare di volta in volta”.

“Questo lavoro di coinvolgimento – ha detto l’assessore Marcolini in riferimento al bilancio sociale di Unimc – con una serie storica abbastanza lunga consente di chiarire gli obiettivi e monitorare i risultati”.

“Il cuore del bilancio sociale è il coinvolgimento degli interlocutori e per i prossimi anni vogliamo renderlo ancora più intenso” ha spiegato la professoressa Giusepponi, delegata al bilancio per le edizioni precedenti e oggi componente del gruppo di coordinamento. “In particolare – ha aggiunto – nel corso degli anni il confronto con gli studenti è stato molto proficuo: ci hanno fornito il loro punto di vista e si sono resi disponibili a partecipare anche alla raccolta dei dati”.

Umberto Silvi e Monica Serpilli hanno illustrato alcuni dei principali aspetti che emergono dal bilancio sociale 2010, che si presenta come un documento da sfogliare, dove ognuno può approfondire le tematiche di maggiore interesse. In particolare, sono state messe in luce le risorse e le caratteristiche dell’Ateneo e i servizi dedicati agli studenti.



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