A Civitanova Sel sollecita il Pd: “Basta temporeggiare”

I vendoliani chiedono una netta accelerazione verso le elezioni. Giancarlo Berdini (Pd) invece attacca l'Idv: "Basta con l'arrogante interferenza di Giorgi e Torresi"

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Luigi Carlocchia e Stelvio Antonini

di Laura Boccanera

Il tempo è scaduto per Sinistra e Libertà che in vista delle prossime elezioni comunali chiede un’accelerazione sui tavoli programmatici. Oggi in conferenza stampa Luigi Carlocchia, Amedeo Regini e Stelvio Antonini della segreteria regionale hanno fatto il punto della situazione per sollecitare le forze del centrosinistra (con un chiaro messaggio al Pd) affinchè convochino una coalizione vincente. “Chiediamo di riunire un tavolo programmatico per costruire la coalizione, aspettare ancora sarebbe deleterio, c’è da iniziare a discutere il regolamento per le primarie e a mostrare le nostre idee per la città – ha detto Luigi Carlocchia – e se il Pd non si muove metteremo in atto azioni di confronto con gli altri partiti per avere un’accelerazione”. Tra i primi aspetti programmatici di Sel, c’è la volontà di ricreare la partecipazione dei cittadini: “non più comitati di quartiere ma circoscrizioni, referendum cittadini e poi attenzione alla mobilità, viabilità e trasparenza sugli incassi provenienti dagli oneri di urbanizzazione”. Una politica quella di Sel che sarà anche di tagli: “ma ai dirigenti, ridotti da 8 a 4 grazie a degli accorpamenti di competenze”.
Dal punto di vista politico il partito dei vendoliani non pone veti: “è prematuro – ribadisce Carlocchia – faremo le alleanze solo sulla base dei programmi, quindi non abbiamo veti a priori, è logico che se non c’è condivisione del programma l’esclusione va da sé, ma senza inciuci né pregiudiziali”. E se il Pd temporeggia Sel potrebbe anche presentare un proprio candidato sindaco “l’idea c’è, non vorremmo che la cautela del Pd fosse però causata dall’attesa delle manovre in casa Udc”.
Se la prende invece con l’Idv Giancarlo Berdini, membro dell’assemblea provinciale del Pd che parla di “arrogante interferenza” in merito alle uscite pubbliche del vicepresidente regionale Paola Giorgi e del consigliere provinciale Giovanni Torresi. Per quanto mi riguarda adesso basta. Il limite di rispetto di un partito è stato superato. Non si può permettere a nessuno, neanche alla Giorgi e a Torresi, di esprimere giudizi irriguardosi nei confronti degli iscritti che hanno partecipato all’assemblea definendoci “scarsamente rappresentativi di tutti gli iscritti e ancor meno dell’elettorato – scrive in un comunicato Berdini – Va ricordato che quegli stessi iscritti, dalla Giorgi e Torresi così tanto bistrattati, hanno contribuito in maniera determinate al successo del Presidente Pettinari. Civitanova non è e non sarà merce di scambio per Ancona. Le parole di disprezzo dell’Idv nei confronti degli iscritti del Pd di Civitanova nel tentativo di delegittimare una forza politica che deve rappresentare il baricentro di ogni coalizione di centro sinistra, gli addossa la grande responsabilità di spostare l’attenzione da quelli che sono i reali problemi della nostra città. E poi da che pulpito vengono espressi giudizi se a parlare è un partito, l’Idv, di cui a Civitanova non si conoscono atti di vita democratica e che invece è stato impegnato nel tentativo di una campagna acquisti nel Pd”.



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